Turchia, rottame: il mercato import si muove al rialzo in diversi accordi

martedì, 09 gennaio 2024 10:18:37 (GMT+3)   |   Istanbul

I prezzi si sono mossi ulteriormente al rialzo poiché la Turchia sta continuando ad acquistare carichi di rottame deep sea per completare le proprie spedizioni di febbraio. Sono stati annunciati cinque nuovi accordi, la maggior parte dei quali conclusi il 5 di gennaio.

Un produttore della regione di Izmir ha chiuso un accordo per rottame origine USA a 421 $/t CFR per l’HMS I/II 80:20 e a 441 $/t CFR per il frantumato e il bonus grade. Di conseguenza, i prezzi del rottame origine USA sono aumentati di 2 $/t. Tuttavia, un produttore della regione di Marmara ha concluso ieri un accordo per rottame origine Svezia, con l’HMS I/II 80:20 a 425 $/t CFR e il frantumato a 445 $/t CFR. Di conseguenza, SteelOrbis rivedrà i prezzi del rottame origine USA a 425 $/t CFR.

Venerdì, invece, sono stati conclusi due accordi per rottame dall’Unione Europea: uno riguardava HMS I/II 80:20 e bonus grade, ed è stato chiuso da un produttore di Izmir a 415 $/t CFR per il primo e a 435 $/t CFR per il secondo, mentre l’altro riguardava frantumato e bonus grade, chiuso sempre da un’acciaieria di Izmir in due lotti da 20.000 t ciascuno a 439 $/t CFR. C’è un terzo produttore della regione di Izmir che ha concluso un accordo per rottame origine Europa, a 418 $/t CFR per l’HMS I/II 80:20 e a 438 $/t CFR per il frantumato e il bonus grade. Dopo questi ultimi accordi, il prezzo di riferimento di SteelOrbis per il rottame origine UE è aumentato a 415-419 $/t.

I livelli praticabili per l’HMS I/II 80:20 origine Romania si attestano attualmente a 405 $/t CFR, mentre per l’origine Bulgaria a circa 400 $/t CFR.

Secondo quanto riportato da alcune fonti, l’umore in Turchia è leggermente cambiato rispetto a venerdì: mentre negli Stati Uniti le notizie riguardo l’annullamento di alcuni contratti sul mercato nazionale hanno sollevato dubbi sulle prossime mosse dei fornitori locali, quelli europei ritengono che tali sviluppi non avranno un grosso impatto sul futuro andamento dei prezzi.

Alcune fonti riferiscono che l’aspettativa di una discesa sul mercato locale statunitense ha cambiato le loro prospettive, e ritengono che la tendenza al rialzo dei prezzi del rottame sarà limitata. Altri pensano invece che prima di stabilire un livello si dovrà verificare un assestamento dei prezzi sul mercato.

Il cambio euro-dollaro sta minando il potere competitivo dei fornitori europei nei confronti di altre regioni fornitrici di rottame. Un grosso fornitore europeo ha affermato infatti: «Il rottame è ancora sottostimato, e il suo flusso non è sufficiente a supportare la domanda futura». Una fonte statunitense ha invece commentato che, a causa dei disordini nel mar Rosso e dei rischi ad essi correlati, l’India inizierà a cercare carichi bulk dagli Stati Uniti. Ciò detto, un venditore statunitense di rottame ha affermato che i fattori negativi superano quelli positivi, perciò i prezzi del rottame deep sea potrebbero stabilizzarsi. Una fonte presso un’acciaieria turca concorda: «Ci serve uno scenario diverso per fare in modo che i prezzi e le vendite degli acciai finiti supportino quotazioni di rottame superiori». Una terza fonte, sempre presso un produttore turco, ha commentato: «Dipenderà dal ritmo di acquisto della Turchia. Se tutti iniziano a cercare carichi è ovvio che le quotazioni si alzeranno, forse fino al precedente picco di 425-430 $/t CFR».

La maggior parte delle fonti, comunque, concorda sul fatto che il fabbisogno di rottame deep sea della Turchia possa essere tranquillamente coperto dai venditori. Di conseguenza, i prezzi potrebbero stabilizzarsi o potrebbe rallentare il ritmo della tendenza al rialzo nella prossima tornata di prenotazioni.


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