Turchia: i produttori puntano ad un'ulteriore riduzione dei prezzi del rottame

martedì, 27 gennaio 2015 16:56:59 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Nell'ultima settimana, in Turchia, è stato osservato un basso livello di attività sul mercato di importazione del rottame. Si è avuta conferma di un solo scambio di rottame tra Stati Uniti e Turchia, nel quale dell'HMS I/II 80:20 in partenza dal porto di Houston è stato pagato 310 $/ton CFR, ovvero 3-4 $/ton in meno rispetto ai prezzi di transazione di una settimana prima. Dall'inizio di questa settimana ad oggi non sono state confermate altre transazioni.

Attualmente i fornitori di rottame sono ansiosi di vendere il materiale in loro possesso, e per questo motivo si sta assistendo ad una situazione di sovrabbondanza di materiale sul mercato di importazione turco. I produttori turchi, che fino ad ora non hanno effettuato ordini, presto potrebbero volgere tale situazione in loro favore. Quando si siederanno al tavolo delle negoziazioni con i loro fornitori, potrebbero riuscire ad imporre la loro idea di prezzo.

Intanto, l'aggressività delle offerte di billette in arrivo dalla Cina ha costretto altri fornitori di billette a ridurre i prezzi, contribuendo ad accentuare le pressioni ribassiste sulle quotazioni del rottame. Inoltre, ieri 26 gennaio i prezzi del minerale di ferro con contenuto di Fe pari al 62% sono scesi a quota 63,5 $/ton CFR Cina, raggiungendo il livello più basso da maggio 2009. Con l'avvicinarsi del Capodanno Cinese, è già stato osservato un rallentamento delle attività produttive sul mercato cinese; di conseguenza sembra difficile che i prezzi del minerale possano crescere nel breve periodo. Nel frattempo, le vendite dei produttori turchi di acciai finiti continuano ad essere insoddisfacenti. Per questi motivi, gli addetti ai lavori ritengono che i prezzi di importazione del rottame possano diminuire ulteriormente fino a toccare finalmente il fondo.

Secondo fonti interpellate da SteelOrbis, la scorsa settimana vi sarebbero stati altri scambi di rottame tra Stati Uniti e Turchia; scambi riguardo ai quali si è voluto mantenere il riserbo e che sarebbero stati conclusi a prezzi di transazione inferiori a quello sopraccitato. Prezzi più bassi di 310 $/ton CFR sarebbero giustificati dai fattori negativi appena riportati.

Nonostante si preveda un'ulteriore erosione dei prezzi, una tempesta di neve che gli esperti definiscono "storica" e "pericolosa" si accinge a colpire la costa nordorientale degli Stati Uniti, e potrebbe compromettere le spedizioni di rottame e le operazioni di raccolta. Bisognerà attendere qualche giorno per capire se questo fenomeno avrà effetti sull'andamento dei prezzi di importazione in Turchia.


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