Crolla il prezzo del minerale in Cina. Rispetto alla fine della scorsa settimana, quello della materia prima con un contenuto di ferro del 62% è sceso di 11,9 $/t, a 130 $/t CFR. Allo stesso tempo, la quotazione del minerale brasiliano con un tenore di ferro pari al 65% ha perso 10,1 $/t, ammontando a 152 $/t CFR. I cali seguono una diminuzione dei prezzi dei future sul minerale pari al 6,7%, dovuta a sua volta all'annuncio di nuovi tagli alla produzione siderurgica in Cina.
Secondo diverse fonti, il calo dei prezzi dei future e le notizie di ulteriori restrizioni alla produzione di acciaio hanno portato a "vendite da panico" nel mercato del minerale ferroso. Inoltre, da settembre numerose acciaierie, specialmente nello Hebei, hanno iniziato a ridurre fortemente le operazioni di sinterizzazione per ottemperare alle istruzioni sui tagli alla produzione, circostanza che ha ulteriormente abbassato la domanda di fine ore. Poiché la produzione interna di minerale non diminuirà e anzi il governo punta ad aumentarla di 100 milioni di tonnellate entro il 2025, il mercato di importazione resterà sotto pressione.
Oggi non sono stati registrati scambi di minerale sulle piattaforme di trading, tuttavia la domanda relativa al minerale già disponibile nei porti è risultata stabile. ALlo stesso tempo, diverse fonti hanno riferito di un incremento dell'offerta dall'Australia e di un aumento delle scorte in Cina.
Sulla borsa di Dalian il prezzo dei future sul minerale di ferro è calato del 6,7% o di 51,1 RMB/t (7,9 $/t) oggi 6 settembre, attestandosi a 723 RMB/t (112 $/t).
1 $ = 6,4529 RMB