Dopo i primi segnali di ripresa registrati la scorsa settimana, come anticipato da SteelOrbis, i prezzi del rottame d’importazione a Taiwan hanno continuato a salire. Anche il numero di offerte è aumentato, sebbene i prezzi del rottame giapponese risultino ancora poco competitivi. Poiché i produttori locali hanno concluso le vendite di tondo la scorsa settimana, quella attuale si è mantenuta relativamente tranquilla sul fronte commerciale. Il principale produttore taiwanese Feng Hsin ha aumentato i prezzi domestici del tondo di 200 TWD/t nell’ultima settimana, portandoli a 16.800 TWD/t (560 $/t) franco stabilimento, con un incremento di 10 $/t in dollari USA tenendo conto del tasso di cambio.
Sia il numero che i livelli delle offerte per il rottame HMS I/II (80:20) in container proveniente dagli Stati Uniti sono aumentati. Secondo le fonti di mercato, vi è maggiore disponibilità di carichi sul mercato, mentre i prezzi sono saliti di altri 5-7 $/t, raggiungendo 299-305 $/t CFR. I prezzi effettivi di chiusura delle transazioni si sono attestati a 295-298 $/t CFR, con un incremento di 5-6 $/t.
Dopo una lunga assenza, i trader giapponesi sono tornati sul mercato taiwanese. Le offerte per carichi bulk di rottame H1/2 (50:50) dal Giappone si collocano ora nella fascia 326-328 $/t CFR, in netto aumento rispetto all’unica offerta della scorsa settimana, pari a 318 $/t CFR. «Le offerte giapponesi restano comunque più costose rispetto ai container provenienti dagli USA. Non si registra ancora alcuna conclusione per carichi bulk giapponesi a Taiwan», ha commentato una fonte. Taiwan non ha acquistato carichi dal Giappone da inizio aprile.
In parallelo all’aumento delle offerte di rottame import, Feng Hsin ha alzato anche i prezzi di acquisto del rottame domestico di 200 TWD/t, portandoli a 9.000 TWD/t (300 $/t) reso impianto, con un incremento di 8 $/t in termini di dollaro americano.