Stando alle fonti citate nei report di Bloomberg e Politico, la Commissione europea sta valutando l’introduzione del dodicesimo pacchetto di sanzioni alla Russia contro la guerra in Ucraina, che potrebbero includere un divieto alle importazioni di ghisa. Sebbene non ci siano documenti ufficiali al riguardo, né siano state tenute conferenze stampa, la notizia ha scosso il mercato russo della ghisa, ma non ha impedito agli acquirenti europei di negoziare con i fornitori russi.
La proposta di pacchetto punta anche a vietare i diamanti russi e altri prodotti quali rame, filo, fogli e tubi d’alluminio, oltre a inasprire altre misure come il tetto al prezzo del petrolio. Nei report è stato menzionato che il divieto sarà introdotto per «alcuni tipi di ghisa», senza specifiche.
«Nessuno di noi sa di più di quanto dicono i giornali», ha commentato un venditore di ghisa. Altre fonti di mercato hanno affermato che non si aspettano una decisione definitiva prima della fine dell’anno, ma hanno anche aggiunto che [questo divieto] è assolutamente probabile. «Se [l’iniziativa] entra in vigore, l’offerta di ghisa brasiliana sarà molto alta in Europa» ha commentato un trader. «E una parte andrà in Ucraina, poi in Canada e in Sudafrica».
Questa settimana il prezzo di riferimento di SteelOrbis per la ghisa basica dal Mar Nero si è attestato a 355-365 $/t FOB, in lieve aumento rispetto ai 350-365 $/t FOB della scorsa settimana. Nonostante si sia parlato del possibile divieto sulla ghisa basica in Europa, sono state vendute circa 40.000 t del materiale in Italia a circa 390 $/t, il che significa 360 $/t FOB – 5 $/t in più rispetto alle offerte di acquisto della scorsa settimana. I clienti europei considerano ancora di acquistare dalla Russia a causa dei prezzi più convenienti rispetto agli altri grandi fornitori. In particolare, le offerte dal Brasile sono state segnalate a 425 $/t FOB, mentre la ghisa basica dall’Ucraina non si è attestata al di sotto di 420 $/t FOB, con disponibilità ancora limitata.
Dopo la vendita di 10.000 t a 380 $/t non sono stati segnalati accordi per la ghisa basica dal mar Nero, ma il materiale era a basso contenuto di manganese, quindi non incluso nel prezzo di riferimento di SteelOrbis.
L’Europa è una delle destinazioni più importanti per gli esportatori russi di ghisa basica. Nel periodo gennaio-ottobre, il volume totale di ghisa trasportato su rotaie verso i porti e destinato a sua volta all’esportazione è ammontato a 2,9 milioni di tonnellate, in aumento dell’11% su base annua.
Come riportato in precedenza, il divieto sulle importazioni di billette russe in UE sarà in vigore dal 1° aprile 2024, mentre per le bramme dal 1° ottobre 2024. Le acciaierie russe premono per estendere la tregua per tre anni, ma per ora – stando alle informazioni degli operatori – senza successo.