I prezzi del rottame nel complesso sono rimasti invariati in Germania rispetto allo scorso mese. In alcuni casi (lamierino, demolizioni industriali, torniture) sono aumentati leggermente, in altri (cesoiato, proler) sono diminuiti. La domanda resta forte, tuttavia l'impennata dei casi di COVID-19 nel paese ha spinto i fornitori di rottame ad essere prudenti e a provare a vendere il loro materiale prima di un eventuale secondo lockdown. Per il mese di novembre le fonti prevedono un calo dei prezzi della raccolta poiché i costi si stanno abbassando per via del rallentamento dei trasporti. Un operatore ha riferito che si rifornirà a prezzi più bassi e che non ha in programma di vendere grossi volumi a novembre poiché ritiene che i prezzi possano tornare a crescere a dicembre, grazie al supporto delle esportazioni.
Di seguito sono riportati i livelli di prezzo medi registrati in Germania nei primi venti giorni di ottobre (nel termine franco partenza).
Cat. |
Ovest Germania (€/t) |
Nord-est Germania (€/t) |
Sud Germania (€/t) |
E1 |
199,5 |
201,5 |
183,5 |
E2/8 |
225 |
215,1 |
211,1 |
E3 |
224,8 |
220,4 |
206 |
E5 |
192,8 |
183,5 |
178,5 |
E4 |
- |
224 |
212,4 |
Nel frattempo, i prezzi della materia prima da forno elettrico sono rimasti stabili anche nel mercato polacco, dove l’HMS I si attesta a 235-237 €/t franco partenza. Fonti locali hanno affermato che le acciaierie non hanno ricevuto sufficienti ordini di prodotti finiti e che da ciò deriva una mancanza di supporto per i prezzi del rottame.