Italia: situazione sostanzialmente invariata per il mercato locale del rottame

Nonostante i rialzi visti sui mercati internazionali a seguito delle politiche di stimolo emesse dalla Cina, la fotografia del mercato locale del rottame in Italia non è cambiata questa settimana: il range generale dei prezzi è rimasto lo stesso, anche se alcune acciaierie hanno aumentato o abbassato i propri prezzi di approvvigionamento a seconda delle necessità contingenti.

«Gli aumenti che si stanno verificando a livello internazionale non stanno avendo luogo in Italia perché il nostro acciaio ancora non riesce a essere competitivo rispetto a quello importato», ha commentato una fonte. Il funzionario di un’acciaieria ha dichiarato che il trend rialzista internazionale non sta avendo alcun impatto in Italia, almeno per ora, e «qualora si dovesse consolidare forse si vedrà un aumento di prezzo [del finito] ma non cambierà niente a livello di consumi». Per ottobre e novembre sono infatti previsti ulteriori rallentamenti delle produzioni e fermate da parte delle acciaierie, la cui intenzione continua ad essere quella di abbassare il prezzo di acquisto del rottame di 20-30 €/t. D’altra parte, rottamai e commercianti, sia italiani che esteri, stanno cercando di opporre resistenza a qualsiasi ulteriore ribasso della materia prima, proponendo prezzi invariati.

Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa

Anche sul mercato spagnolo, secondo le fonti, è troppo presto per vedere una vera reazioni agli aumenti di Cina e Turchia. Tuttavia, sembra che i produttori siano ora più aperti a discutere prezzi al rialzo per il rottame d’importazione. Inoltre, all’inizio di questa settimana i produttori spagnoli hanno abbassato i prezzi di approvvigionamento del rottame di 15 €/t, ma secondo fonti commerciali le quotazioni dovrebbero presto rialzarsi ai livelli precedenti.

Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa