Sul mercato italiano del rottame si sta registrando in questi giorni un momento abbastanza calmo sotto il profilo delle attività in attesa dei prossimi sviluppi a livello internazionale. Dopo essersi rifornite nella prima metà del mese, «le acciaierie si sono un po' fermate, stanno guardando al mercato internazionale, dove i prezzi sono diminuiti nelle ultime settimane», ha spiegato un commerciante di rottame, citando tra i fattori di incertezza il deprezzamento della lira turca e la crisi di Liberty Steel. Ciononostante, l'opinione generale è che le quotazioni della materia prima in Turchia siano vicine a un'inversione del trend dal momento che le acciaierie turche dovrebbero tornare ad acquistare nel breve termine. «Per questo – ha continuato lo stesso operatore – in Italia nessuno ha esercitato grosse pressioni sui prezzi; al massimo ha "tolto" qualcosa dal momento che aveva pagato prezzi troppo alti a inizio mese». Attualmente, per aprile, le previsioni sono di una stabilizzazione dei prezzi in Italia o, tutt'al più, di scostamenti molto ridotti. L'offerta è cresciuta leggermente di recente grazie alla ripresa di alcune produzioni, ma nel complesso è rimasta equilibrata rispetto alla domanda. Tuttavia, la richiesta è rimasta più forte per le categorie "alte", più debole per le altre, a fronte soprattutto della carenza di vendite da parte dei produttori di tondo. Secondo la maggior parte degli intervistati, il mercato internazionale, invece, dovrebbe tornare ai livelli di prezzo registrati prima dell'inizio della fase ribassista.
Qualità |
Prezzo |
Torniture (E5) |
310-315 |
Demolizioni (E3) |
320-350 |
Frantumato (E40) |
355-365 |
Lamierino (E8) / Palabile (E8C) |
355-365 / 375-385 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.
Stefano Gennari