Dopo essere aumentati di 25-45 €/t nell’ultimo mese, il trend rialzista dei prezzi locali del rottame sembra essersi fermato. I contratti chiusi nella prima settimana di dicembre indicano infatti livelli invariati rispetto alla scorsa settimana.
La serie di aumenti che ha caratterizzato il mese di novembre è giunta al termine questa settimana e per gli operatori del mercato i prezzi locali del rottame hanno raggiunto il massimo: «sembra che il mercato abbia accettato questi prezzi e si continuerà a lavorare a questi livelli a dicembre». Nonostante i prezzi stabili, il mercato è comunque rimasto in tensione nell’ultima settimana per via del divario tra domanda e offerta; secondo le fonti, infatti, «le acciaierie hanno rallentato la produzione perché sono a corto di rottame, quindi la domanda è ancora buona, ma il rottame scarseggia e questo dovrebbe mantenere i prezzi stabili».
Come anticipato, gli operatori del mercato si aspettano che i prezzi rimarranno invariati per tutto il mese di dicembre. Con l’avvicinarsi delle vacanze di Natale si prevede inoltre un rallentamento dell’attività di acquisto: «ci saranno pochi contratti nelle prossime settimane, mancano pochi giorni alle vacanze e la maggior parte acciaierie dovrebbe essere a posto con i carichi acquistati finora».
Per quanto riguarda gennaio, le prospettive sono incerte: «resta da vedere se le acciaierie riusciranno a sostenere costi così elevati. Tutto dipende dalla ripresa, o meno, della domanda di prodotti finiti e non è ancora chiaro».
Qualità |
Prezzo medio spot (€/t) |
Prezzo medio spot (€/t) |
Torniture (E5) |
315-330 |
275-290 |
Demolizioni (E3) |
340-370 |
295-335 |
Frantumato (E40) |
365-385 |
320-360 |
Lamierino (E8) |
370-390 |
325-355 |
Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa