Come riportato la scorsa settimana da SteelOrbis, i prezzi del rottame hanno interrotto il loro trend rialzista in Italia dopo che le quotazioni della materia prima hanno subito significative riduzioni nelle vendite verso la Turchia. Le acciaierie nazionali hanno iniziato a chiedere riduzioni di prezzo sui contratti di febbraio, riduzioni che sono andate da un minimo di 10 $/t a un massimo di 20 $/t a seconda dei prezzi di partenza. Numerosi piccoli commercianti che avevano conservato il loro materiale in previsione di ulteriori rincari sono stati propensi a vendere a prezzi ribassati e da ciò è risultato quello che diverse fonti hanno definito un “ritracciamento fisiologico”. Secondo più di un operatore, i grossisti non dispongono di materiale, mentre i piccoli commercianti stanno vendendo ciò che hanno a prezzi ridotti. Una volta che questi avranno esaurito le loro scorte, i prezzi dovrebbero stabilizzarsi e potrebbero addirittura tornare a tendere verso l’alto, specialmente se nel frattempo – come si prevede – gli acquirenti turchi e cinesi saranno tornati sul mercato. Nel breve, tuttavia, non si esclude che alcune acciaierie, nello specifico quelle che producono tondo, esercitino un’ulteriore pressione al ribasso sui prezzi. Ma «sarebbe un grave errore, perché il calo del prezzo del rottame si ripercuote sul prezzo del prodotto finito» ha commentato un commerciante.
Qualità |
Prezzo |
Torniture (E5) |
305-315 |
Demolizioni (E3) |
315-330 |
Frantumato (E40) |
340-355 |
Lamierino (E8) / Palabile (E8C) |
340-355 / 355-365 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.
Stefano Gennari