10-20 €/t. A tanto ammontano in media le riduzioni registrate sul mercato italiano del rottame rispetto a luglio. Le variazioni sono maggiori nel caso di categorie quali torniture e cesoiati e più ridotte per le categorie più pregiate. «Le ultime settimane sono state tranquille dal punto di vista delle attività e, approfittando dell'avvicinarsi delle fermate estive, i produttori hanno chiesto riduzioni di prezzo. Soprattutto i "tondinari"» ha spiegato un commerciante di rottame.
Un produttore ha riassunto la situazione con queste parole: «In Turchia i prezzi sono scesi in maniera significativa [-6% nell'ultimo mese]. Ad agosto il mercato in Italia sarà congelato dall'interruzione delle attività sia di produzione che di raccolta, mentre nel resto d'Europa le attività proseguiranno, benché a rilento. Al momento all'estero si sta trattando per ottenere forti riduzioni, pari a 20-30 €/t». Secondo la stessa fonte, se a fine agosto i prezzi nel Nord Europa dovessero essere significativamente inferiori a quelli registrati in Italia, «il mercato italiano dovrebbe adeguarsi al ribasso, altrimenti sarebbe quello estero a doversi adeguare verso l'alto». Infine, riguardo all'offerta: «Questo mese credo che più o meno tutti in Europa avremo magazzini piuttosto sostenuti».
Attualmente sul mercato italiano le quotazioni del rottame si attestano mediamente ai seguenti livelli:
Qualità |
Prezzo |
Torniture (E5) |
400-420 |
Demolizioni (E3) |
415-435 |
Frantumato (E40) |
470-490 |
Lamierino (E8) / Palabile (E8C) |
470-490 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.
Gli operatori interpellati da SteelOrbis hanno affermato che i prezzi indicati potrebbero subire ancora qualche lieve limatura questa settimana, per poi rimanere stabili durante le fermate, che quest'anno per la maggior parte dei produttori siderurgici si collocheranno tra il 9 e il 22 di agosto.
Stefano Gennari