I prezzi del rottame stanno facendo registrare importanti riduzioni nel mercato italiano, pari in media a 50 €/t rispetto alla prima metà di agosto. Fanno eccezione quelli del lamierino, che finora hanno retto meglio alle pressioni ribassiste (-15 €/t). Diversi i motivi dietro le richieste di ribassi da parte dei produttori siderurgici nazionali: dal buon livello di scorte in loro possesso al rallentamento delle vendite di acciai finiti, in particolare tondo per cemento armato; dalla persistente debolezza del mercato del rottame in Turchia al fatto che i fornitori tedeschi stanno vendendo a prezzi in ribasso, condizionando il mercato italiano.
«Ci troviamo in un mercato che definirei abbastanza speculativo in questo momento» ha affermato un commerciante. «È un mercato falsato» gli ha fatto eco un “collega”: «Le acciaierie stanno pubblicando listini che spaventano, affinché tutti corrano a consegnare e il mercato rimanga in ribasso». Le due fonti sono state concordi nel ritenere che i prezzi possano recuperare terreno negli ultimi mesi dell’anno, sulla scia dell’atteso recupero del mercato internazionale e dei «consueti problemi di fine anno legati alla gestione del magazzino».
Attualmente sul mercato italiano le quotazioni del rottame si attestano mediamente ai seguenti livelli (le variazioni sono calcolato rispetto ai valori di inizio agosto).
Qualità |
Prezzo |
Var. |
Torniture (E5) |
360-380 |
-50 |
Demolizioni (E3) |
390-420 |
-45 |
Frantumato (E40) |
430-440 |
-57,5 |
Lamierino (E8) |
470-485 |
-15 |
Prezzi reso acciaieria.