Il trend dei prezzi del rottame in Italia resta rialzista a fronte della buona domanda e della scarsa disponibilità di materiale. Un commerciante ha riferito che il produttore siderurgico austriaco Voestalpine «ha fatto aumenti di prezzo sulle qualità», dunque «quelle acciaierie italiane che fino a qualche ora fa erano incerte ora stanno comprando». Tuttavia sul mercato nazionale i prezzi non sono cambiati in modo significativo rispetto a una settimana fa: «è più corretto dire che si stanno adeguando quei compratori che erano 20 €/t al di sotto delle punte massime», ha spiegato la fonte, aggiungendo che i prezzi si stabilizzeranno probabilmente tra una decina di giorni, dopodiché «i contratti verranno ultimati e ad agosto andranno in ferie per circa due settimane sia le acciaierie sia chi fornisce rottame». Secondo le informazioni raccolte da SteelOrbis, le quotazioni del lamierino E8 hanno raggiunto i 490-505 €/t reso acciaieria, mentre il palabile che ha toccato o superato i 520 €/t. Riguardo al proler, un'altra fonte ha sottolineato che «i frantumatori si stanno lamentando perché è venuto a mancare il rifornimento di auto». I prezzi in questo caso ammontano a 490-500 €/t. Infine, demolizioni e torniture si attestano rispettivamente a circa 450-460 €/t e 420-430 €/t. «Ad agosto – ha aggiunto lo stesso operatore – la richiesta si ridurrà e pertanto la situazione dovrebbe rimanere stabile sotto il profilo dei prezzi. Il grande interrogativo è il mese di settembre, durante il quale potremmo registrare nuovi tensioni sui materiali di qualità». Molto potrebbe dipendere anche dal mercato internazionale, nello specifico dalla Turchia, anche se ad oggi sembra difficile che i prezzi della materia prima possano subire forti diminuzioni nel breve periodo.
Stefano Gennari