India, rottame: prezzi import sostanzialmente stabili, acciaierie sotto pressione per la crisi di liquidità

mercoledì, 10 luglio 2024 15:11:31 (GMT+3)   |   Calcutta

I prezzi del rottame importato in India sono rimasti sostanzialmente stabili, anche se alcune offerte e offerte d’acquisto sono stati registrati a livelli leggermente più bassi. Gli operatori del mercato riferiscono  un’attività commerciale ridotta e mancanza di fiducia da parte degli operatori dei forni a induzione, a causa della prolungata debolezza dei prezzi dell'acciaio finito e della crisi di liquidità in cui versano le acciaierie.

I prezzi del frantumato containerizzato dall’Europa si attestano a 410-412 $/t CFR Nhava Sheva, con un ribasso di 3 $/t sulla parte alta nell'ultima settimana. Secondo le fonti, un operatore di forni a induzione con sede nell'India occidentale ha segnalato un accordo per 2.000 tonnellate di rottame frantumato a 412 $/t CFR. Tuttavia, diversi acquirenti hanno indicato il livello di prezzo negoziabile per questa categoria a 405 $/t CFR.

Il rottame HMS (80:20) di origine britannica è stato quotato a 390-400 $/t CFR e quello dall’Africa Occidentale a 380-390 $/t CFR porto di Kandla. Si tratta di quotazioni relativamente stabili rispetto al prezzo di riferimento per questa qualità, pari a 385-390 $/t CFR per entrambe le origini la scorsa settimana.

«La domanda di rottame è molto debole. Le forniture locali sono sufficienti a soddisfare l'attuale livello di domanda, con la maggior parte delle acciaierie secondarie che riportano livelli di utilizzo dell'80-85%», ha dichiarato un distributore di Mumbai.

«Inoltre, si ritiene che diverse acciaierie stiano affrontando una crisi di liquidità. Le acciaierie sono costrette a spingere le vendite offrendo agli acquirenti pagamenti a 80-90 giorni, con conseguenti ritardi nei flussi di cassa e una carenza di liquidità per far fronte alle spese operative, compreso il rifornimento di materie prime».

Secondo altri operatori del settore, i venditori non sono disposti ad adeguare i prezzi nel subcontinente, per via dei maggiori costi di raccolta dei rottami in Europa; ciò elimina ogni possibilità di un ulteriore calo dei prezzi e quindi si prevede che gli acquisti rimarranno a un livello basso.


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