India, pellet: prezzi export in aumento grazie alle acciaierie cinesi

venerdì, 16 giugno 2023 12:21:37 (GMT+3)   |   Calcutta
       

I prezzi dei pellet provenienti dall'India si sono consolidati a livelli più alti grazie al sentiment positivo e alla vivace attività commerciale, insieme all'attesa riduzione delle forniture durante la stagione dei monsoni ormai vicina.

I prezzi del pellet dall'India sono stati riportati nella fascia 125-129 $/t CFR Cina, superiori ai 120-125 $/t CFR di una settimana fa, con almeno uno scambio confermato a 140 $/t CFR per pellet di alta qualità con contenuto combinato di silice e allumina inferiore al 2%.

Un impianto di pellet con sede nell'Odisha ha confermato un ordine di 50.000 tonnellate a 128 $/t CFR e ne ha concluso un altro di 25.000 tonnellate a 125 $/t CFR.

Un altro produttore di pellet ha chiuso una gara d'appalto di 50.000 tonnellate, ricevendo un'offerta d’acquisto massima di 129 $/t CFR.

Secondo le fonti, la produzione di pellet di un'acciaieria integrata con sede a Odisha ha riportato un accordo per 60.000 tonnellate a 128 $/t CFR.

Un impianto di produzione di pellet con sede a Odisha ha registrato un accordo per 50.000 tonnellate di pellet di alta qualità con un contenuto combinato di silice e allumina inferiore al 2% a 140 $/t CFR. Si tratta di un livello raro per la settimana, ma per gli esperti del settore è un'indicazione del fatto che il mercato sta decisamente migliorando.

«La situazione dal lato della domanda sta diventando vivace con le acciaierie in Cina che stanno ricominciando a rifornirsi e i margini dalle vendite di acciaio finito che stanno migliorando. Abbiamo sentito che anche le scorte portuali in Cina sono in calo accrescendo l’interesse per il mercato marittimo», ha affermato un membro della Pellet Manufacturer's Association of India (PMAI).

«Si prevede inoltre che l'offerta si ridurrà con l'avvicinarsi della stagione dei monsoni e le conseguenti difficoltà di trasporto del minerale di ferro dai siti di estrazione agli impianti di pellet, da un lato, e dagli impianti di pellet al porto, dall'altro. In effetti, la contrazione dell'offerta è evidente dal fatto che i depositi portuali non hanno più volumi disponibili per il carico immediato», ha aggiunto.


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