Secondo quanto appreso da SteelOrbis da ambienti commerciali e industriali venerdì 26 luglio, i prezzi del pellet dall’India hanno continuato a subire battute d’arresto fino a raggiungere il minimo in tre mesi. Gli acquirenti in Cina si sono ritirati e i venditori locali hanno interrotto la presentazione delle offerte, portando a un'assenza di negoziazioni durante la scorsa settimana.
I prezzi indicativi del pellet dall’India sono diminuiti di 5 $/t fino a raggiungere il range di 107-109 $/t CFR Cina, con (sporadiche) offerte di acquisto arrivate al di sotto di 100 $/t CFR, che sono state respinte dai venditori locali in quanto si avvicinano ai livelli dei prezzi FOB.
Le fonti hanno affermato che lato acquirenti c’è stata delusione per l’assenza di stimoli da parte del governo cinese, e, siccome alcuni stabilimenti hanno preso in considerazione la possibilità di attuare fermi per manutenzione in questo nuovo periodo di calo dei prezzi degli acciai finiti, la domanda di materie prime si è indebolita verso la fine della settimana.
«La domanda di materie prime è in forte calo. Poiché i margini degli acciai finiti sono sotto pressione, le acciaierie cinesi preferiscono passare a un materiale di qualità inferiore dall’Australia piuttosto che a un superiore pellet indiano, malgrado il recente calo», ha affermato un membro della Pellet Manufacturers’ Association of India (PMAI).
«I prezzi locali del pellet sono in calo, ma i realizzi locali su base franco acciaieria sono più alti di 10-14 $/t rispetto alle vendite all’estero. Quindi, i venditori hanno interrotto la presentazione delle offerte e aspetteranno la prossima ripresa prima di entrare nelle esportazioni».