Nonostante l'assenza di interesse riscontrata nei mercati chiave USA e Cina, i fornitori di ghisa stanno chiedendo prezzi più alti ad ogni nuova negoziazione, sulla base della carenza di materiale e, in generale, delle previsioni positive circa l'andamento dei prezzi dell'acciaio e delle materie prime. Alcuni trader stanno accettando i nuovi prezzi chiesti dai produttori, poiché prevedono un incremento della domanda in Turchia e in Italia in particolare.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, un fornitore ucraino di seconda fascia recentemente ha chiuso alcune vendite di ghisa basica al prezzo di 530 $/t FOB Mar Nero. Il volume totale ammonterebbe a circa 40.000 tonnellate, ma dovrebbe raggiungere le 90.000 tonnellate al mese nei prossimi mesi, cosa che potrebbe esercitare una certa pressione sui fornitori globali di ghisa. Il materiale sarà spedito in Italia e Turchia, con costi di trasporto pari a circa 45 $/t e 30 $/t rispettivamente. «Potrebbero aver selezionato del materiale con basso contenuto di manganese, e questo potrebbe essere il motivo per cui il prezzo è stato accettato» ha commentato un trader internazionale. Nel frattempo, le offerte di un altro produttore ucraino per l'Italia si sono attestate questa settimana a 570-580 $/t CFR. Una settimana fa dalla Russia erano stati venduti alcuni lotti di ghisa a 515 $/t FOB Mar Nero, con spedizione a novembre. Anche in questo caso Turchia e Italia dovrebbero essere tra le destinazioni finali. «Nel complesso – ha affermato una fonte – i fornitori in Russia stanno cercando di rimandare le vendite nella speranza che dal 1° gennaio la tassa sull'export venga eliminata». Come già riportato da SteelOrbis, la scorsa settimana un fornitore ucraino di prima fascia ha ritirato le proprie offerte – pari a 520 $/t FOB Mar Nero – con l'obiettivo di ottenere prezzi più alti nel prossimo periodo.