Questa settimana i prezzi import dei coils laminati a caldo (HRC) in Vietnam hanno continuato a muoversi all’interno di un range ristretto, a causa dell’influenza delle fluttuazioni dei futures cinesi e delle variazioni del sentiment tra i fornitori. Al contempo, però, gli operatori segnalano una lieve ripresa della domanda, con diversi accordi per l’import chiusi a prezzi scontati.
Più precisamente, questa settimana le offerte per gli HRC Q235 da 2.000 mm provenienti dalla Cina – non soggetti ai dazi antidumping (AD) – sono state segnalate a 455-460 $/t CFR, principalmente per la spedizione di fine luglio. Il dato è in aumento di 5-10 $/t su base settimanale, mentre le offerte per i Q195 si sono attestate a 445 $/t CFR. Tuttavia, secondo le fonti, negli ultimi giorni sono stati conclusi diversi accordi per un totale di circa 20.000 t di dello stesso prodott proveniente dalla Cina a 441 $/t CFR per la spedizione di fine luglio. Le offerte per gli HRC SAE1006 origine Cina sono infine state stimate intorno ai 470-475 $/t CFR, al pari della settimana scorsa.
Nel frattempo altri fornitori stranieri sono stati attivi con nuove offerte in Vietnam, data la minor concorrenza con quelli cinesi di HRC SAE1006 a causa dei dazi AD. SteelOrbis ha appreso che circa 20.000 t di SAE1006 dall’Indonesia sono state prenotate dal Vietnam a 493 $/t CFR per la spedizione di agosto.
Le offerte per gli HRC SAE1006 provenienti dal Giappone sono invece state segnalate a 510-515 $/t CFR, mentre la maggior parte delle richieste dei compratori si attestava a 490-495 $/t CFR.
Alla luce di questo, il prezzo di riferimento di SteelOrbis per le importazioni di HRC SAE1006 è rimasto a 470-495 $/t, al pari della scorsa settimana, con l’estremità inferiore del range che corrisponde alle offerte più competitive dalla Cina mentre quella superiore al prezzo negoziabile da parte di altri fornitori stranieri.
Il 18 giugno i futures sugli HRC allo Shanghai Futures Exchange si sono attestati a 3.102 RMB/t (432 $/t), registrando un calo di 6 RMB/t (0,8 $/t) o dello 0,2% dall’11 del mese. Rispetto al giorno di negoziazione precedente (17 giugno) sono invece aumentati dello 0,32%.