I prezzi dei coils continuano a tendere al rialzo negli USA, conservando uno slancio che non ha quasi precedenti. Attualmente le quotazioni fanno registrare un aumento di circa 220 $/t rispetto ai livelli di metà agosto.
Solo nell'ultima settimana, i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) sono passati da 661-683 $/t a 705-728 $/t franco produttore, mentre quelli dei coils a freddo (CRC) sono cresciuti da 882-904 $/t a 904-948 $/t franco produttore.
«Ciò a cui stiamo assistendo è qualcosa che accade soltanto una volta ogni tot anni» ha commentato una fonte. Un altro operatore ha ricordato che l'ultimo forte rimbalzo risaliva all'inizio del 2018, quando l'amministrazione Trump annunciò i dazi della Section 232 sulle importazioni di acciaio. «Il problema però – ha aggiunto – è che il pendolo sembra sempre oscillare troppo forte in entrambe le direzioni. Con la Section 232 abbiamo visto i prezzi degli HRC passare dal minimo di 640 $/t registrato alla fine del 2017 al massimo di 992 $/t di agosto 2018. In seguito tuttavia erano tornati a scendere, fino a sfiorare i 570 $/t a luglio 2019».
Per il momento, ha continuato la stessa fonte, «i prezzi sono elevati, le acciaierie stanno facendo soldi e alcuni ritengono che questa corsa proseguirà fino alla fine dell'anno». Altri operatori, allo stesso tempo, dubitano che la situazione attuale possa durare a lungo, anche perché, sottolineano, Big River Steel il prossimo mese inizierà a produrre acciaio nel suo impianto in Arkansas. «Potrei sbagliarmi, ma penso che i fondamentali puntino a una correzione dei prezzi dei piani» ha affermato una fonte.