L'andamento dei prezzi del rottame e l'allungamento dei tempi di consegna stanno continuando a supportare i prezzi dei coils nel mercato statunitense. Nell'ultima settimana le quotazioni base dei coils laminati a caldo (HRC) sono rimaste pari a 617-661 $/t franco produttore, mentre quelle dei coils a freddo (CRC) sono cresciute in media di 17 $/t, raggiungendo quota 804-881 $/t franco produttore.
I lead time si attestano a 8-9 settimane nel caso degli HRC e a 10-11 settimane per i CRC.
Ad ogni modo, diversi operatori si chiedono se il tasso di utilizzo della capacità rimarrà al livello attuale (64,5%) oppure aumenterà, andando a frenare l'ascesa dei prezzi. A titolo di confronto, in questo stesso periodo del 2019 gli HRC si attestavano a 595-617 $/t f.p. Tuttavia, il tasso di sfruttamento della capacità era significativamente più alto, ossia pari al 77,7% (dati AISI).
«In passato, l'aumento dei prezzi ha sempre determinato un riavvio dei forni, ma stavolta potrebbe essere diverso» ha commentato una fonte. «Ciononostante, Stelco e Big River Steel sono già ripartite e prevedo che altri mini mill inizieranno ad operare a tassi più alti. Di conseguenza, nella peggiore delle ipotesi l'offerta sarà sufficiente a permettere un arretramento dei prezzi. Più probabilmente – ha concluso la stessa fonte – gli aumenti dell'offerta si tradurranno in un leggero surplus entro l'inizio del 2021».