Il mercato europeo dei coils laminati a caldo (HRC) è rimasto debole questa settimana, complice la pausa estiva, con solo un modesto aumento dell’attività nel Nord Europa, mentre nel Sud, in particolare in Italia e Spagna, la maggior parte degli operatori è attesa al rientro a settembre. Nel frattempo, i prezzi domestici indicativi hanno registrato un leggero incremento, attestandosi su livelli superiori di 5-10 €/t rispetto alle valutazioni della settimana scorsa.
Tuttavia, nonostante questo lieve miglioramento, le offerte di agosto superiori a 600 €/t franco produttore vengono giudicate poco praticabili nell’attuale contesto di mercato.
Più nel dettaglio, i prezzi locali dei coils a caldo dai produttori del Nord Europa, principalmente per consegne a ottobre, sono stati stimati a 580-590 €/t franco produttore, contro i 580 €/t franco produttore della scorsa settimana. Secondo alcune fonti, alcuni impianti puntano a 600-630 €/t franco produttore per i nuovi ordini, ma il livello negoziabile è stato finora stimato a 560-570 €/t franco produttore, con un aumento di 10 €/t su base settimanale.
In Italia, mentre i produttori mirano ad aumentare i prezzi per i coils a caldo in consegna a ottobre a 570-580 €/t franco produttore, alcuni venditori restano disponibili a trattare intorno a 550-560 €/t franco produttore, mentre gli acquirenti continuano a puntare a 530 €/t franco produttore, livello invariato rispetto alla scorsa settimana.
«Gli annunci di rialzo dei prezzi da parte di ArcelorMittal e di altri produttori alla fine di luglio avevano inizialmente migliorato il sentiment, spingendo gli acquirenti a coprirsi per l’autunno. Da allora, tuttavia, tutte le offerte sopra i 600 €/t franco produttore presentate ad agosto hanno incontrato difficoltà di accettazione», ha dichiarato un operatore a SteelOrbis.
Sul fronte import, l’attività commerciale è rimasta pressoché nulla, con offerte stimate tra 470-530 €/t CFR a seconda del fornitore. Il livello più basso corrisponde a offerte indicative per coils a caldo di provenienza indonesiana, mentre gli altri fornitori esteri si collocano prevalentemente a 515-530 €/t CFR.
In particolare, le offerte per coils a caldo provenienti dalla Turchia sono state segnalate a 520-530 €/t CFR, dazio incluso, su livelli pressoché invariati rispetto alla scorsa settimana. Analogamente, le offerte per materiale di provenienza algerina sono state indicate a 515-520 €/t CFR, contro i 515 €/t CFR della scorsa settimana. Inoltre, le offerte dai fornitori indiani si sono mantenute a 515 €/t CFR.