Dopo settimane di stabilità, i prezzi locali turchi dei coils laminati a caldo (HRC) si sono ammorbiditi, e le previsioni indicano un leggero indebolimento ulteriore a causa della pressione degli acquirenti. Il motivo principale è il continuo calo dei prezzi dalla Cina, che è il fornitore principale di HRC della Turchia in termini di importazioni. Per quanto riguarda le esportazioni, le acciaierie turche hanno concesso piccoli sconti, considerati però insufficienti a stimolare le vendite verso i mercati principali, vale a dire i paesi europei.
Sul mercato interno le offerte ufficiali HRC si attestano a 620-640 $/t franco produttore, al pari della scorsa settimana. Tuttavia, le fonti ritengono che sia possibile raggiungere anche 615 $/t franco produttore/CFR Marmara in caso di domanda sicura. Nel segmento delle esportazioni le offerte si attestano a 585-600 $/t franco produttore, in calo di 10 $/t nell’estremità superiore del range nell’ultima settimana. «Logicamente il prezzo degli HRC dalla Turchia non dovrebbe superare i 590 $/t FOB, ma neanche questo livello è impraticabile nell’UE», ha dichiarato un produttore a SteelOrbis. Altri segnalano che livelli FOB di 575-590 $/t potrebbero essere praticabili in Ucraina.
Le offerte di importazione dalla Cina sono diminuite di 10 $/t dall’inizio di questa settimana, passando a 530-535 $/CFR di base per 45.000 t di carico per la spedizione di dicembre. Si ritengono possibili sconti di 5 $/t. Le offerte alternative per l’importazione di HRC si attestano a livelli molto più elevati. In effetti, l’India è stata segnalata a 600 $/t CFR, mentre il materiale sudcoreano, che è soggetto a dazi antidumping, è stato segnalato a 585 $/t CFR di base. Nessuno dei due livelli è praticabile in Turchia. Nel frattempo, gli ultimi prezzi applicati alla Turchia dall’Egitto, che un’origine esente da dazi, sono stati effettivi a 620 $/t CFR.