Turchia, coils laminati a caldo: più bassi i prezzi dalla Cina, diverse offerte di origini alternative

venerdì, 18 ottobre 2024 11:57:21 (GMT+3)   |   Istanbul

I prezzi import dei coils laminati a caldo (HRC) in Turchia sono diminuiti a seguito degli ultimi cali dei prezzi dei futures in Cina, sebbene il mercato si aspettasse una discesa più significativa. Mentre i prezzi interni degli HRC in Turchia restano molto al di sopra dei 600 $/t franco produttore, le offerte dalla Cina per ora hanno perso solo 5 $/t. Inoltre, i livelli attuali sono considerati piuttosto convenienti dagli acquirenti turchi, che non fanno scorta da diverso tempo.

Le ultime offerte per gli HRC Q195 da 3 mm o più provenienti dalla Cina sono state segnalate a 543-545 $/t CFR contro i 548-550 $/t CFR del giorno prima. Secondo le fonti, un rilaminatore ha recentemente prenotato 45.000 t di HRC a 540-543 $/t CFR. Tuttavia, alcuni clienti potrebbero ora aspettarsi livelli leggermente inferiori. «A essere onesti questi livelli sono praticabili in Turchia e si adattano perfettamente ai costi, ma, poiché le esportazioni di acciai rivestiti sono piuttosto basse, i rilaminatori potrebbero voler aspettare un po’ di più», ha spiegato un trader a SteelOrbis. Le offerte nazionali di HRC in Turchia si attestano a 625-640 $/t franco produttore per la spedizione di dicembre, relativamente stabili nell’ultima settimana. Le offerte per l’esportazione si attestano tra i 600 e i 610 $/t FOB, con sconti di circa 15 $/t possibili per gli acquirenti più determinati.

Nel segmento delle importazioni in Turchia sono presenti anche altre origini di HRC. A seguito di una vendita chiusa a 610 $/t CFR la scorsa settimana, l’Egitto sta offrendo a 620 $/t CFR. Inoltre, l’Ucraina ha ripreso a offrire HRC alla Turchia e ha aperto a 590-595 $/t CFR per le spedizioni di gennaio, che è considerato un livello realistico. Secondo le fonti, il fornitore intende vendere nel quadro dell’accordo di libero scambio tra Ucraina e Turchia, annunciato di recente ma non ancora concluso, che inciderà anche sul commercio dell’acciaio tra le parti. In particolare, per le importazioni di HRC dall’Ucraina verso la Turchia non ci sarà alcuna imposta per volumi fino a 120.000 tonnellate all’anno, mentre per la maggior parte delle origini la Turchia impone tra il 13 e il 15% di tasse sulle importazioni.

Anche le acciaierie russe sono state attive nelle esportazioni di HRC nelle ultime settimane, cercando di trarre vantaggio dall’aumento dei prezzi in Cina. Un produttore soggetto a sanzioni ha offerto HRC alla Turchia a 530-540 $/CFR e all’area MENA a 520-530 $/t CFR, mentre un produttore non soggetto a sanzioni, secondo le fonti, ha negoziato a 560-575 $/t CFR Turchia. Lo stesso fornitore, però – stando a quanto riferito dalle fonti – aveva scambiato almeno 100.000 t di HRC con la Turchia a circa 500-510 $/t CFR. Tuttavia, l’informazione non è stata confermata al momento della pubblicazione.


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