Turchia, coils a caldo: sentiment ribassista per il calo del materiale cinese

mercoledì, 31 luglio 2024 09:58:51 (GMT+3)   |   Istanbul

Il mercato turco dei coils laminati a caldo (HRC) è rimasto in gran parte influenzato dalle offerte aggressive dalla Cina che questa settimana hanno continuato a diminuire. Sebbene molti ritengano che le offerte siano vicine al minimo e si parli di alcune trattative concluse, ci sono acquirenti che ancora esitano a rifornire. Le offerte turche di HRC sul mercato interno sono rimaste relativamente stabili a livello ufficiale, mentre per le esportazioni sembrano essere stati concessi piccoli sconti ai clienti più grossi.

Questa settimana era iniziata con le offerte di HRC dalla Cina a 525-535 $/t CFR per il materiale Q195 in spedizione a settembre. Il livello si è poi abbassato a 520-528 $/t CFR, registrando un calo di 12-15 $/t rispetto alla scorsa settimana. Proprio alla fine della scorsa settimana ci sono state voci che riguardavano trattative a 535 $/t CFR o più, le quali sono state in seguito confermate. Questa settimana, invece, si dice che uno dei maggiori rilaminatori abbia concluso un accordo all’interno dell’attuale range di offerta, ma secondo molti i dettagli delle transazioni sono finora stati mantenuti segreti.

Le offerte economiche di HRC dalla Cina, naturalmente, stanno impattando i prezzi del materiale turco, e, sebbene le acciaierie non abbiano modificato le proprie posizioni ufficiali, si ritiene fortemente che siano pronti a offrire sconti agli acquirenti seriamente intenzionati. Ufficialmente gli HRC turchi sono disponibili al prezzo di 570-580 $/t franco produttore, in calo di 5 $/t nell’estremità superiore del range nell’ultima settimana. Sono però considerati raggiungibili anche livelli inferiori di 5-10 $/t, per via della pressione che arriva dal lato cinese. «Con la Cina a 520 $/t CFR la differenza con i prezzi locali è almeno 50 $/t, che è ancora inferiore al dazio del 13%, ma nessuno lo paga comunque. D’altra parte, le esportazioni di rivestiti sono piuttosto lente ora, quindi i rilaminatori potrebbero spingere per livelli di importazione ancora inferiori», ha dichiarato una fonte a SteelOrbis.

Per quanto riguarda le esportazioni, i livelli di offerta ufficiale per le spedizioni di HRC di settembre si attestano a 570-580 $/t FOB e, secondo le fonti, oltre 40.000 t sono state vendute in Nord Africa, Europa e Ucraina a 570-575 $/t FOB. Inoltre, alcuni degli operatori del mercato hanno segnalato accordi nella parte meridionale dell’UE a circa 565 $/t FOB e forse leggermente al di sotto.


Articolo precedente

Europa, coils a caldo: prezzi stabili in attesa del rilancio

17 lug | Piani e bramme

Cina, futures su acciaio e materie prime: i prezzi del 17 luglio 2025

17 lug | Lunghi e billette

Vietnam, coils laminati a caldo: mercato import fermo a livelli elevati, cresce l’attenzione per le offerte locali

17 lug | Piani e bramme

Brasile, coils a caldo: prezzi export in aumento nell’arco di due settimane

17 lug | Piani e bramme

Cina, coils a caldo: offerte export in forte rialzo grazie al mercato interno, ma gli acquirenti restano cauti

16 lug | Piani e bramme

Emirati Arabi, coils laminati a caldo: import in calo per l’aumento dei prezzi

16 lug | Piani e bramme

Cina, coils a freddo: lieve rialzo dei prezzi export trainato da offerte e futures in aumento

16 lug | Piani e bramme

Cina, futures su acciaio e materie prime: i prezzi del 16 luglio 2025

16 lug | Lunghi e billette

India, coils laminati a caldo: prezzi stabili, ma il mercato è sotto pressione. Domanda scarsa e concorrenza straniera

15 lug | Piani e bramme

Cina, acciaio: esportazioni in aumento del 9,2% nel primo semestre

14 lug | Notizie