I produttori turchi di coils laminati a caldo (HRC) preferiscono attualmente monitorare l’andamento del mercato delle bramme d’importazione piuttosto che avviare trattative concrete. Inoltre, diverse operazioni di rilievo sono già state concluse negli ultimi 10-12 giorni per spedizioni nei mesi di luglio e agosto, motivo per cui non tutti gli acquirenti si mostrano ora particolarmente attivi. A ciò si aggiunge la continua flessione dei prezzi domestici degli HRC in Turchia, che esercita ulteriori pressioni sui livelli di prezzo per le bramme d’importazione.
Secondo fonti di mercato, la Turchia ha concluso due contratti da 50.000 tonnellate ciascuno per bramme provenienti dalla Malesia, origine esente da dazi in questo mercato. Una delle operazioni sarebbe stata chiusa a 483 $/t CFR e l’altra a 480-481 $/t CFR, entrambe per spedizioni ad agosto. «Il prezzo è interessante e per settembre in Turchia potremmo vedere prezzi dell’HRC superiori a quelli attuali», ha dichiarato un trader a SteelOrbis. Attualmente, i fornitori malesi non formulano offerte ferme per la Turchia, ma l’indicazione di prezzo si colloca intorno ai 490 $/t CFR, secondo gli acquirenti. Un’offerta dall’Indonesia risulta invece posizionata su livelli inferiori, attorno ai 465-470 $/t CFR Turchia, mentre l’ultimo prezzo ritenuto negoziabile per bramme cinesi si attesta sui 470 $/t CFR. Per quanto riguarda le offerte dalla Russia (non soggette a sanzioni), i livelli indicativi si collocano tra 455-465 $/t CFR. Tuttavia, i venditori non sembrano particolarmente propensi ad avviare trattative concrete al momento.
«I costi di produzione domestica di bramme in Turchia dovrebbero attualmente aggirarsi tra i 495-505 $/t, considerando l’attuale media dei prezzi del rottame. L’importazione di bramme resta quindi conveniente per gli impianti, almeno per bilanciare i costi. Tuttavia, se la discesa dei prezzi degli HRC dovesse proseguire, la Turchia potrebbe puntare a pagare 440 $/t CFR per materiale russo e 460-470 $/t CFR per materiale malese», ha dichiarato una fonte.
La maggior parte degli esportatori asiatici di bramme ha dovuto correggere al ribasso i propri prezzi nelle ultime due settimane per stimolare le vendite. Ad esempio, questa settimana un’offerta ufficiale da un produttore indonesiano per spedizioni di agosto si è attestata a 430 $/t FOB, in calo rispetto ai 440 $/t FOB della fine di maggio.
«Ora propongono praticamente gli stessi prezzi per billette e bramme, poiché la domanda di quest’ultime resta debole», ha commentato un trader asiatico.
Il prezzo delle bramme malesi è sceso a 450 $/t FOB o leggermente al di sotto di tale livello, rispetto ad almeno un contratto chiuso a 465 $/t FOB nella seconda metà di maggio. I produttori vietnamiti sono invece risultati meno attivi recentemente nelle offerte di bramme, concentrandosi maggiormente sulle vendite di HRC sul mercato locale.