I prezzi dei coils hanno continuato a tendere al rialzo negli USA dopo il recente incremento delle quotazioni locali del rottame. Attualmente i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) si attestano a 1.124-1.191 $/t franco produttore, mentre quelli dei coils a freddo (CRC) ammontano a 1.345-1.411 $/t franco produttore. Prima delle festività i prezzi base ammontavano a 992-1.058 $/t nel caso degli HRC e a 1.146-1.213 $/t nel caso dei CRC.
«Prevedo che il panico continuerà nel corso di gennaio, dopodiché i prezzi cominceranno a subire correzioni» ha affermato una fonte, spiegando che «i prezzi cinesi hanno raggiunto il picco di quasi 5.000 RMB/t prima di Natale, mentre poi sono scesi a 4.500 RMB/t il 2 gennaio». Per il momento i prezzi in Europa e Nord America non hanno ancora mostrato segni di cedimento, tuttavia «i compratori temono una possibile diminuzione a febbraio e dunque una svalutazione delle scorte».
Altre fonti ritengono che gli attuali prezzi di mercato non siano allineati ai fondamentali di mercato. Per esempio, alcuni operatori fanno notare che le quotazioni dei prodotti piani sono cresciute molto di più rispetto a quelle del rottame. Di conseguenza, per qualcuno il mercato si trova a un "punto di rottura": o si registrerà un incremento della capacità produttiva oppure i compratori inizieranno ad acquistare materiale dall'estero.
«C'è tantissima confusione sul mercato – ha commentato una fonte –. Nessuno sta ricevendo lo stesso prezzo e quello che si osserva oggi potrebbe risultare in aumento di oltre 20 $/t domani. Vista la velocità con cui le cose sono cambiate, tutti temono che non appena la bolla esploderà il crollo sarà altrettanto forte».