I prezzi dei coils zincati a caldo (HDG) di provenienza indiana si sono mantenuti stabili nell’ultima settimana. Tuttavia, anche la modesta attività commerciale registrata a inizio mese si è interrotta, con gli acquirenti dei principali mercati che hanno rimandato le proprie decisioni, seguendo l’andamento ribassista delle offerte concorrenti di origine cinese. È quanto appreso da SteelOrbis da fonti commerciali e industriali giovedì 28 agosto.
Più nel dettaglio, le offerte degli HDG provenienti dall’India si collocano invariate nella fascia 685-700 $/t FOB, mentre sul mercato sono state registrate offerte d’acquisto a livelli più bassi, intorno a 650 $/t FOB. Dopo i ribassi applicati nelle settimane precedenti, però, i venditori locali non hanno più margini per spingere le vendite con ulteriori sconti.
Secondo le fonti, mentre gli acquirenti europei sono rimasti in gran parte assenti, alcuni operatori del Medio Oriente avrebbero presentato controfferte significativamente più basse rispetto alle richieste indiane, ma senza apertura di trattative da parte dei venditori. «La concorrenza con i fornitori cinesi nell’area del Golfo è molto forte. Ad esempio, gli HDG Z275 di origine cinese sono stati offerti a 720-740 $/t CFR Emirati, lo stesso livello a cui i fornitori indiani hanno proposto HDG Z120 negli Emirati», ha commentato un operatore di mercato a SteelOrbis.
«La domanda industriale in Europa resta debole e i prezzi domestici non si sono consolidati abbastanza da stimolare l’interesse all’import da parte dei distributori. Nel Golfo, gli acquirenti mostrano un interesse moderato ma rinviano le trattative, aspettandosi che il trend ribassista prosegua, sulla scia del leggero calo registrato dalle offerte cinesi», ha dichiarato a SteelOrbis un rappresentante di Tata Steel Limited.
«Anche le acciaierie indiane hanno già esaurito il margine di manovra sui prezzi per sostenere le vendite all’estero. Dopo i ribassi della settimana precedente, non ci sono ulteriori spazi per nuovi tagli. Inoltre, le allocazioni export per il trimestre sono già state in parte utilizzate e i produttori non hanno urgenza di essere aggressivi nelle vendite internazionali. La parola d’ordine è attendere il prossimo ciclo di mercato», ha aggiunto la stessa fonte.