Nell'ultima settimana gli esportatori indiani, in particolare i grossi produttori, hanno cercato di incrementare le vendite di acciai piani all'estero attraverso politiche di prezzo aggressive. L'anno fiscale sta infatti volgendo al termine e gli operatori puntano a ridurre il più possibile le proprie scorte entro la fine del mese prossimo.
"Nonostante siano cresciuti i contratti chiusi in mercati chiave quali Indonesia, Vietnam, Malaysia e Bangladesh - ha riferito un trader con sede a Mumbai - i volumi medi di tali contratti non hanno fatto registrare la crescita sperata".
Nel frattempo, altre fonti sostengono che l'incremento delle esportazioni indiane di prodotti piani non è sostenibile a causa dell'apprezzamento della rupia indiana rispetto al dollaro, nonché per il fatto che le acciaierie indiane non sono in grado di sopportare a lungo un abbassamento dei margini di profitto sul versante dell'export.
Rispetto ad una settimana fa, le offerte indiane relative ai coils laminati a caldo (HRC) sono scese di 30 dollari, a 500 $/t FOB. Nello stesso periodo, sembra che il totale delle vendite effettuate all'estero sia ammontato a 10.000-12.000 tonnellate.
Le offerte riguardanti i coils laminati a freddo (CRC) hanno fatto registrare un calo di 15 dollari, posizionandosi a quota 540 $/t FOB. In questo caso, i contratti chiusi dalle grosse acciaierie hanno riguardato circa 8.000-10.000 tonnellate, principalmente in riferimento a consegne nel corso di marzo verso Indonesia e Vietnam.
Infine, le offerte riferite alle lamiere si attestano a 580 $/t FOB, facendo registrare una diminuzione di 20 dollari rispetto a sette giorni fa. In questo caso non si è avuta notizia di transazioni significative.