Mentre la maggior parte dei produttori europei di acciai piani continua ad astenersi dal fare offerte, questa settimana il gruppo italiano Arvedi ha alzato i prezzi base a 1.320 €/t reso Nord Italia per i coils laminati a caldo (HRC), a 1.340 €/t per il decapato, a 1.420 €/t per i coils a fredd (CRC) e a 1.470 €/t per gli zincati (HDG). Le offerte riguardano volumi limitati e sono per le consegne di giugno. Nella prima settimana di marzo, il produttore offriva HRC a circa 1.100 €/t consegnato, ma i prezzi hanno continuato a crescere a causa della mancanza di forniture di materie prime, semilavorati e acciai finiti dalla regione CIS dopo l'invasione russa dell'Ucraina, come nonché a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia e dei costi di input.
La scorsa settimana, ArcelorMittal ha alzato di 150 €/t le sue offerte relative ai coils in tutta Europa, portandole a 1.300 €/t per gli HRC, a 1.400 €/t per i CRC e a 1.450 €/t per gli HDG, tutti franco produttore. La mancanza di materiali provenienti da Russia e Ucraina, in particolare carbone da coke e bramme, ha sta avendo un forte impatto sulle attività di produzione nell'Ue. Le produzioni procedono a singhiozzo, con diversi impianti che sono già stati fermati e riavviati più di una volta.
Attualmente, parlando di HRC, i prezzi di transazione stimati a livello europeo ammontano a circa 1.250-1.320 €/t, evidenziando un rialzo di oltre il 40% su base mensile e di quasi il 30% rispetto a una settimana fa. Il trend ascendente, che diverse fonti hanno descritto come «interamente trainato dall'offerta», dovrebbe proseguire nel breve termine.