I prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) nel mercato dell'Ue sono aumentati in media di 15 €/t nella prima settimana di giugno, raggiungendo i 1.130-1.150 €/ton franco partenza. I prezzi hanno continuato ad essere sostenuti dalla scarsità di materiale sia a livello locale sia da paesi terzi, tuttavia il trend rialzista è rallentato di recente a causa di un cambiamento del sentiment. Infatti, gli acquirenti appaiogo più cauti nell'effettuare acquisti, poiché temono che i prezzi possano diminuire prima che il materiale venga consegnato. Le offerte riguardano prevalentemente le consegne tra la fine del terzo trimestre e l'inizio del quarto trimestre. Diverse fonti hanno sottolineato che recentemente è diminuita la domanda proveniente dal settore automotive, in parte a causa della mancanza di semiconduttori a livello globale, in parte a causa dei forti ordini effettuati nei mesi scorsi. Nonostante ciò, l'offerta di acciai piani è rimasta molto bassa. Come già riportato da SteelOrbis, il 28 maggio ArcelorMittal ha alzato le proprie offerte in Europa per l'ottava settimana consecutiva – aumentando i prezzi degli HRC di 20 €/ton, a 1.170 €/t franco produttore –, mentre non ha annunciato alcuna modifica delle quotazioni la scorsa settimana. Nel frattempo, questa settimana fonti hanno riferito a SteelOrbis che Arvedi, secondo produttore siderurgico in Italia, sta offrendo HRC a 1.180-1.200 €/ton f.p. Sebbene gli acquirenti abbiano iniziato a resistere a ulteriori rialzi di prezzo, la maggior parte delle fonti ritiene che nei prossimi mesi continueranno a verificarsi carenze di offerta. Nel frattempo, il mercato europeo è ancora in attesa di una decisione sulle misure di salvaguardia Ue, anche se i rumor indicano che la Commissione europea potrebbe prorogarle di un anno, con un aumento dei contingenti tariffari pari soltanto al 5%.
Stefano Gennari