Dopo un breve periodo di stabilità, i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) sono tornati a crescere nel mercato dell'UE, passando dai 700-720 €/t della scorsa settimana all'attuale livello di 710-730 €/t franco produttore. Allo stesso tempo i produttori, forti degli ordini acquisiti, hanno continuato a chiedere prezzi tra i 730 e i 750 €/t per consegne da aprile in avanti. Il mercato continua ad essere sostenuto dalla forte carenza d'offerta. A tal proposito, preoccupa la decisione del Tar della Puglia riguardo all'ex Ilva di Taranto, che potrebbe portare a ritardi nelle consegne, a una riduzione dell'offerta e, quindi, a ulteriori tensioni sui prezzi. Infine, resta l'incognita della salvaguardia UE sull'acciaio, che scadrà a fine giugno ma che potrebbe essere rinnovata (anche se con delle modifiche) oppure sostituita con misure specifiche quali dazi antidumping e compensativi. Quel che è certo è che, proprio a causa delle misure in vigore, ad oggi il ricorso all'import non può che essere limitato, nonostante di recente le offerte da paesi terzi abbiano fatto registrare lievi ribassi. Diverse fonti hanno riferito di offerte da Turchia, India ed Egitto a prezzi tra i 650 e i 690 €/t CFR Italia, con spedizioni tra fine aprile e maggio. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, la scorsa settimana 20.000 tonnellate di HRC provenienti dall'India sono state acquistate in Italia al prezzo di 640 €/t CFR.
Stefano Gennari