Bramme, rialzo delle offerte dai paesi CIS

giovedì, 23 luglio 2020 09:57:13 (GMT+3)   |   Istanbul
       

I prezzi delle bramme provenienti dai paesi CIS hanno continuato a tendere al rialzo negli ultimi giorni, supportate dalla situazione positiva registrata sul mercato dei coils a caldo e dal rafforzamento delle quotazioni del rottame. La Turchia, principale paese importatore di bramme nella regione del Mediterraneo, ha accettato aumenti di 10 $/t rispetto alla scorsa settimana.

Un produttore siderurgico ucraino di recente ha venduto 45.000 tonnellate di bramme in Turchia a 410 $/t CFR con spedizione a settembre. La scorsa settimana lo stesso fornitore aveva scambiato circa 20.000 tonnellate, sempre in Turchia, al prezzo di 400 $/t CFR. «I prezzi degli HRC sono alti in Turchia – ha commentato una fonte –, anche quelli del rottame sono in salita, perciò non c'è modo di opporsi a un rialzo delle quotazioni delle bramme». Nel frattempo, le bramme originarie del Regno Unito sono offerte a non meno di 420 $/t CFR Turchia, ma con spedizione a ottobre. 

In Italia i prezzi di transazione hanno raggiunto i 410 $/t CFR, mentre a inizio mese si parlava di un livello attorno ai 400 $/t CFR. Si prevede ora che le acciaierie dell'area CIS chiederanno un prezzo di 415-420 $/t CFR. 

Di conseguenza, i prezzi di transazione delle bramme nel Mediterraneo hanno raggiunto i 395 $/t FOB circa. Ciononostante, la maggior parte degli operatori ritiene che prezzi inferiori (fino a 385 $/t FOB) siano ancora possibili per il momento.


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