I prezzi delle bramme sul mercato globale si sono ammorbiditi nel mese di febbraio, a causa dell’umore ribassista che ha prevalso nel segmento degli acciai piani. Nonostante questo il commercio è rimasto limitato, perché la maggior parte degli acquirenti aspettava un ulteriore ribasso di almeno 20 $/t prima di concludere nuovi accordi.
Le principali acciaierie indonesiane e malesiane hanno annunciato le offerte di bramme (per la produzione di coils laminati a caldo) a 590 $/t FOB, un livello inferiore rispetto alle offerte ufficiali di inizio febbraio, che si attestavano a 600-605 $/t FOB. Tuttavia, per mercati come la Turchia e l’America Latina, sono disponibili prezzi inferiori a questi livelli fino a 25-35 $/t.
Le offerte ufficiali sono principalmente per il mercato europeo, dove i prezzi sono rimasti alti negli ultimi mesi a causa della domanda stabile e dell’offerta limitata. In ogni caso, non sono state concluse vendite verso questa destinazione perché i prezzi delle bramme (per la produzione di coils laminati a caldo) provenienti dall’ASEAN sono pari a 635-645 $/t CFR, mentre quelle dalla Cina per le bramme destinate alla produzione di lamiere si sono attestate per l’Europa a 640-645 $/t CFR. Le bramme (per i coils a caldo) dal Vietnam erano disponibili a 640-645 $/t CFR per l’Europa, ossia a 20 $/t in meno rispetto al livello precedente l’interruzione per il Capodanno lunare. Il livello si traduce in circa 595 $/t FOB. Allo stesso tempo, le idee di prezzo degli acquirenti sul mercato italiano superano a malapena i 620-625 $/t CFR per le bramme destinate alla produzione di lamiere, mentre per il materiale destinato ai coils a caldo il livello atteso è addirittura inferiore. «Tutti si aspettavano un rimbalzo dopo la vacanza del Capodanno [lunare], ma questo non è avvenuto, per cui ora si aspettano un calo. Le acciaierie stanno rimandando gli acquisti, i prezzi dei coils laminati a caldo in Europa sono in discesa e le lamiere sono stabili», ha affermato una fonte di mercato. Per quanto riguarda le bramme russe in Europa sono state segnalate alcune offerte a 620 $/t CFR, e un accordo da un’acciaieria sanzionata a 615 $/t CFR, ma la notizia è stata ampiamente negata dalle fonti di mercato perché «questo livello è troppo alto per la Russia [sanzionata]», ha affermato un trader.
L’attività sul mercato turco, specialmente per il materiale non soggetto a sanzioni, è stata debole, poiché le richieste sono crollate molto più in fretta delle offerte. I precedenti accordi per due lotti di bramme provenienti dalla Malesia sono stati chiusi a 620-625 $/t CFR. Al momento, però, le offerte indicative da questa origine si valutano a 600-605 $/t CFR, quindi non sono ancora praticabili, tenendo conto del calo dei prezzi dei coils laminati a caldo nel paese. Le fonti di mercato credono che il livello massimo per le bramme malesiane esenti da dazi dovrebbe essere 555-560 $/t CFR. Le offerte dall’Indonesia si attestano a 590-595 $/t CFR Turchia, mentre le richieste si attestano a 40-45 $/t in meno.
Si è parlato di un accordo per 20.000 t di bramme dalla Russia a 550-555 $/t CFR, ma la notizia non è stata confermata al momento della pubblicazione. Alcune fonti di mercato ritengono che, se fosse vero, si tratterebbe di una transazione precedente: il livello praticabile per le bramme dalle acciaierie russe non sanzionate, infatti, si attesta ad oggi a 540 $/t CFR, mentre per il materiale sanzionato dovrebbe essere di 510 $/t CFR.
Sempre secondo le fonti, in America Latina, dove le ultime vendite di bramme dall’ASEAN si erano attestate a 630 $/t CFR prima del Capodanno cinese, il livello si attesta ora a 600 $/t CFR.