In Turchia la domanda di tondo e la situazione del mercato del rottame non mostrano alcun progresso, e quindi il calo di 11 $/ton rilevato per le offerte agli States non rappresenta una sorpresa. Attualmente, le proposte turche si posizionano a 630-650 $/ton. L'ultima volta che le quotazioni erano giunte a tali livelli, all'inizio di febbraio 2010, i compratori americani avevano risposto positivamente, importando cospicui quantitativi di merce. In marzo i prezzi erano però risaliti - risultando in una flessione del business - per poi nuovamente diminuire in aprile, questa volta lasciando diffidenti i clienti, i quali non avevano incrementato gli scambi come invece ci si sarebbe aspettato. Ciò fa pensare che, nonostante il calo dei prezzi, nelle prossime settimane difficilmente si potrà assistere ad una aumento delle attività di acquisto da parte dei compratori statunitensi.
I produttori messicani, che solitamente non sono in stretta concorrenza con i colleghi turchi, in questa fase potrebbero sentire un aumento della pressione, specialmente se il valore del rottame negli USA dovesse ulteriormente calare. Al momento, i fornitori del Messico offrono il tondo a 650-670 $/ton consegna al confine, senza variazioni rispetto alla settimana scorsa. Stando ai dati ufficiali, a maggio gli Stati Uniti hanno importato 25.445 ton di tondo, in netto decremento in confronto alle 68.888 ton del mese precedente.
Riguardo ai prezzi interni, al momento le acciaierie stanno cercando di mantenerli fermi. Il mercato del rottame lo sta per ora permettendo, dato che finora le quotazioni del frantumato hanno segnato solo un lieve calo (5 $/ton). In concreto, le offerte locali si confermano nel range di 680-690 $/ton franco fabbrica. La domanda è sempre modesta, con un settore delle costruzioni che sembra non riuscire a divincolarsi dai tentacoli della recessione.