Come già accennato nel precedente report, nonostante il calo del rottame i produttori di tondo degli USA hanno deciso di non abbassare i listini, ma tale mossa non è stata accettata dai compratori. Come conseguenza, le quotazioni spot sono di circa 20 $/ton più basse rispetto al prezzo ufficiale, posizionandosi attorno ai 680-690 $/ton f.f.
Sarà ora interessante vedere cosa decideranno le acciaierie per il mese di novembre in funzione dei movimenti del rottame. Se infatti la materia prima dovesse tornare ai livelli di settembre recuperando i 30 $/ton persi nelle ultime settimane, i produttori di tondo incontrerebbero non poche difficoltà nell'adeguare al rialzo i prezzi di vendita, anche se ciò determinerebbe una maggiore convergenza tra prezzi ufficiali e quotazioni spot. Se al contrario il valore del rottame dovesse diminuire, come alcuni prevedono, il mercato ne risulterebbe ulteriormente destabilizzato, amplificando il già precario stato attuale.
In tale contesto di incertezza, le attività sull'import rimangono fiacche, con i clienti americani decisi a evitare i rischi connessi ai lungi tempi di consegna. I fornitori messicani confermano offerte di tondo a 615-640 $/ton dazi pagati FOT al confine, e stabili sono anche le proposte della Turchia, a 655-680 $/ton dazi pagati FOT porti del Golfo USA, ma la risposta dei compratori statunitensi continua a essere poco incoraggiante.