Questa settimana è stata molto lenta sul mercato turco delle billette, poiché i clienti hanno insistito sulle scontistiche e considerano insufficienti i ribassi registrati dalle offerte import. A livello generale, invece, i volumi disponibili sono stati limitati, indebolendo l’attività commerciale. Sono stati segnalati accordi solo sul mercato locale turco, e comunque in volumi molto minori rispetto al solito.
Il 16 maggio il produttore turco integrato Kardemir ha aperto le vendite di billette, 550 $/t per le S235JR e 565 $/t B420, entrambe franco produttore, livello che si attesta a +5 $/t rispetto ai prezzi precedenti annunciati il 26 aprile. La maggior parte delle fonti di mercato ritiene che questa proposta sia troppo elevata, perciò è stata segnalata solo una trattativa per 3.500 t. «Ho sentito parlare solo di vendite di qualche tonnellata – le richieste si attestano intorno ai 505-510 $/t regione turca del mar Nero», ha affermato un’acciaieria turca.
Intanto, a Izmir, è stato segnalato un accordo per 3.000 t a 548 $/t CFR e un’offerta di un altro fornitore della stessa regione a 555 $/t CFR, relativamente stabili rispetto alla scorsa settimana. Il prezzo indicativo delle billette nella regione di Marmara si attesta a 555-560 $/t CPT.
Il mercato import delle billette in Turchia si è rivelato ancora più debole di quello locale. I livelli negoziabili dal punto di vista dei venditori di billette dal Donbass, il territorio ucraino occupato dalla Russia, sono stati valutati a 517-522 $/t CFR, mentre quelli dalla Russia a 520-525 $/t CFR. Tuttavia, la maggior parte delle richieste – segnalate da diversi compratori – si attestavano a soli 505-515 $/t CFR per la spedizione di fine giugno-luglio. «Il mercato è immobile: si registrano solo movimenti che riguardano carichi prenotati in precedenza. I turchi spingono per 510-515 $/t CFR con una breve dilazione del pagamento dopo lo scarico, ma per ora nessun venditore ha accettato», ha commentato un trader riguardo alla situazione delle billette russe e del Donbass, e ha aggiunto che, se questa stagnazione dovesse continuare, qualcuno potrebbe accettare le richieste ribassate per piccoli volumi da spedire a luglio. Le offerte rimangono ancora nell’estremità superiore per quanto riguarda le billette russe in pronta consegna, a 530 $/t CFR, il lieve aumento rispetto agli accordi precedenti riportati la scorsa settimana a 525-529 $/t CFR. Tuttavia, per ora non sono stati segnalati nuovi accordi.
«Credo che i volumi di billette siano molto limitati sul mercato in generale, quindi i fornitori che ne hanno disponibilità non scenderanno al di sotto dei 525 $/t CFR» ha dichiarato un trader in Turchia, e ha aggiunto che le richieste dei clienti per le billette dalla CSI sono molto basse: 505-510 $/t CFR.
Il prezzo di riferimento di SteelOrbis per le billette dalla Russia è rimasto a 495-500 $/t FOB mar Nero, almeno finché non verranno conclusi nuovi accordi sul mercato. Si è parlato di un carico proveniente dal Donbass acquistato da un trader a 509 $/t FOB la scorsa settimana, ma la notizia non è stata confermata al momento della pubblicazione. Se dovesse esserlo, comunque, si tratterebbe di una pronta consegna, quindi non influirebbe sul prezzo di riferimento.
Le offerte delle billette asiatiche per la Turchia sono scese leggermente dai 545-555 $/t CFR della scorsa settimana, attestandosi a 540-545 $/t CFR, livello che include sia l’origine Indonesia che Malesia. Sebbene siano possibili piccoli sconti su questi nuovi livelli, gli acquirenti non vogliono acquistare grossi volumi dall’Asia in questo momento, poiché attendono un chiarimento della situazione sul mercato del rottame.