La discesa dei prezzi del rottame e l'assenza di domanda hanno provocato un arretramento dei prezzi del tondo per cemento armato in Italia, che nelle ultime due settimane sono passati dal livello di 880-900 €/t a quello di 850-870 €/t base partenza.
«Il rottame ha perso 50-60 euro la scorsa settimana, ma dicono debba scendere di 100 €/t. È chiaro che in questa situazione i nostri clienti non comprano poiché si aspettano ulteriori ribassi», è stato il commento del manager di un produttore nazionale di acciai lunghi. «Si respira scarso entusiasmo. Stiamo lavorando al 70% e come noi, credo, anche gli altri produttori», ha continuato la fonte, aggiungendo di condividere con i propri omologhi il timore di uno stop del gas dalla Russia, che causerebbe una nuova fiammata dei costi, costringendo le acciaierie ad effettuare ulteriori fermate.
Quanto all'export, diverse fonti hanno parlato di una situazione a macchia di leopardo sotto il profilo della domanda. «Ci sono paesi in cui le cose finora sono andate abbastanza bene – ha spiegato uno degli intervistati –, ma vedendo il calo del prezzo del rottame in Turchia ora i compratori si fermeranno. In Germania e Svizzera, peraltro, sono già stati fatti acquisti». Per quanto riguarda le spedizioni via nave, «non c'è richiesta al momento, pertanto non si può nemmeno parlare di prezzi».
Situazione analoga nel mercato della vergella, con i compratori che attendono ulteriori diminuzioni. I prezzi della vergella da trafila sono scesi a circa 1.150 €/ reso cliente, rispetto ai 1.200 €/t circa rilevati due settimane fa.