In attesa delle varie fermate in Italia, alcuni produttori stanno cercando di chiedere degli aumenti nella speranza di assicurarsi gli ultimi ordini nella fascia alta del range di prezzo praticabile e iniziare le offerte a livelli più alti nel 2025, dopo le vacanze.
Nel mercato del tondo locale in Italia, infatti, secondo alcune fonti ci sono state delle offerte di produttori fino a 320 €/t base partenza, ma, secondo altre, esistono ancora ordini al massimo a 300 €/t base partenza, estremità più alta del range di prezzo praticabile già presente la scorsa settimana.
In Italia, quindi, dove i costi dell’energia stanno aumentando, ma la domanda resta appena sufficiente, stanno per iniziare le varie fermate delle acciaierie, più lunghe del solito. «Devono alleggerire i magazzini e intanto restano in attesa di qualche risveglio della domanda» ha commentato una fonte italiana. Alcuni fermeranno la prima settimana di dicembre per poi riaprire a metà mese e richiudere per le festività, mentre altri punteranno a fermare più avanti, ma fino a gennaio.
Anche nel segmento della vergella ci sono state delle richieste di aumenti di 10 €/t da parte delle acciaierie, ma forse è ancora presto per capire se questo verrà assorbito o meno dal mercato, in cui i prezzi praticabili di novembre si sono attestati a 590 €/t reso cliente per la qualità da rete e 620-630 €/t reso cliente per la qualità da trafila.
Nel segmento delle esportazioni, sono state segnalate pressoché stabili le offerte di tondo provenienti dall’Italia, attestatesi via mare a circa 570-580 €/t FOB.
In calo, invece, le offerte import provenienti dalla Turchia: il tondo si è attestato a 570-580 €/t CFR, in calo di 5 €/t nella fascia bassa del range su base settimanale, per le spedizioni di dicembre-gennaio; la vergella si è attestata a 580-590 €/t CFR per la spedizione di dicembre-gennaio, in calo di 10 €/t rispetto alla scorsa settimana.