Messico, prezzi del tondo in discesa: la scarsa domanda fa il paio con la svalutazione del peso

lunedì, 06 aprile 2009 10:34:09 (GMT+3)   |  
       

Il mercato domestico messicano del tondo ha seguito un andamento ascendente in febbraio e per buona parte di marzo in seguito alla svalutazione del peso messicano rispetto al dollaro statunitense. A causa del progressivo indebolimento della domanda per l'esportazione, tuttavia, la scorsa settimana i prezzi hanno perso circa 58 $/t, con offerte locali che si attestano ora a 596-618 $/t consegna in magazzino.

Le aziende messicane che esportano verso gli Stati Uniti, loro principale destinazione, hanno dovuto tagliare i prezzi per combattere l'agguerrita concorrenza delle imprese domestiche, duramente colpite dalla crisi e determinate a portare avanti una politica aggressiva pur di ottenere ordini. Secondo i dati preliminari diffusi dal Department of Commerce, le importazioni statunitensi di tondo dal Messico hanno toccato in febbraio 2009 quota 19.345 tonnellate, contro le 51.315 di febbraio 2008. Sulla base dei dati, le importazioni di marzo 2009 dovrebbero essere addirittura inferiori: secondo le stime ammonterebbero a 9.732 tonnellate, mentre in marzo 2008 sono state di 56.451 tonnellate, con un evidente, drammatico declino.

Nonostante la scarsa domanda dagli USA e una tiepida domanda interna, i prezzi messicani del tondo hanno beneficiato negli ultimi mesi della svalutazione del peso nei confronti del dollaro. Il peso sta perdendo valore contro il dollaro da ottobre 2008, quando il tasso di cambio era passato a 12,67 peso per un dollaro dalla media del mese precedente di 10,65 pesos. Da gennaio 2009, il peso è sceso a 13,88 pesos per un dollaro e si è indebolito ulteriormente in marzo (14,70 pesos).

La continua svalutazione del peso mette sotto pressione i prezzi locali per beni e materie prime, tondo incluso, e questo costituisce un ulteriore fattore di conferma della difficile situazione economica del paese. Il PIL messicano, secondo le stime, si è abbassato del 9,5% in gennaio 2009 rispetto all'anno precedente e ci si aspetta che perda il 3,5% durante l'intero anno a causa dell'indebolimento del settore manifatturiero e delle esportazioni. La scorsa settimana a Londra, il presidente messicano Felipe Calderon ha dichiarato che il paese sarà costretto a ricorrere alla linea di credito di 40 miliardi di dollari concessa dal Fondo Monetario Internazionale per rinforzare le sue finanze.

Nonostante le condizioni economiche, si avvertono alcuni fattori positivi che hanno sostenuto il mercato del tondo dall'inizio dell'anno, come per esempio la sostanziale assenza di importazioni, la vicinanza geografia a Centro e Sud America - destinazione del materiale esportato - e un mercato delle costruzioni sostanzialmente solido o comunque non colpito dalla crisi tanto gravemente quanto quello statunitense.

Inoltre, il Messico ha imparato ad attraversare le crisi economiche che ciclicamente colpiscono il paese. Questo ha consentito ai mercati messicani di apprendere che, come dicono in Cina, "la ruota gira", e dunque sono in grado di non lasciarsi prendere dal panico. Per la maggior parte, pur all'interno di una crisi economica drammatica come l'attuale, gli operatori messicani del mercato siderurgico continuano ad acquistare e a vendere, seppur con maggiore cautela, invece di paralizzarsi come hanno fatto gli americani. I commercianti di acciaio messicani hanno dichiarato a SteelOrbis che, quando i clienti attraversano una grave crisi del credito, si adeguano pagando con ritmi più lenti, inviando pagamenti più frequenti ma di minore entità oppure cedendo proprietà immobiliari.

L'industria siderurgica messicana sta certo soffrendo come il resto del mondo, tanto che pure le acciaierie locali hanno dovuto dimezzare la produzione. Mentre il mercato del tondo continua a indebolirsi allo stesso ritmo della recessione economica che colpisce i vicini nordamericani, è meglio posizionato per sopravvivere alla congiuntura contingente.

Per quanto riguarda la crescita della domanda di tondo nel futuro, il presidente del National Bureau of the Steel and Irond Industries (CANACERO), PS Venktaramanan, ha detto venerdì durante una conferenza stampa che il piano nazionale per le infrastrutture sosterrà la ripresa economica. Secondo le stime, il piano aiuterà la ripresa della domanda di acciaio nazionale di circa 1,5 milioni di tonnellate annue. CANACERO sta sollecitando il governo federale per l'avvio dei progetti quanto prima possibile.

Venkataramanan ha pure ufficialmente reso noto, per la prima volta, che l'output di prodotti siderurgici in Messico ha perso in media il 50%, sottolineando il pesante impatto della recessione economica globale sull'industria siderurgica messicana.


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