Venerdì il gruppo italiano Pittini aveva annunciato l'interruzione delle attività di produzione a caldo e di laminazione nei suoi stabilimenti di Osoppo (Udine), Potenza e Verona. Mentre le attività sono riprese nei reparti acciaieria ieri 28 febbraio, quelle dei laminatoi dovrebbero riprendere domani o dopodomani, secondo quanto riferito a SteelOrbis da una fonte interna all'azienda. La decisione di sospendere temporaneamente le attività è stata causata dalla forte incertezza legata all'impennata dei costi energetici, una situazione aggravatasi dopo l'invasione russa in Ucraina. «Non sappiamo quanto costi la materia prima – ha detto la fonte –. Nell'attesa di capire quali saranno i nuovi prezzi, stiamo evadendo gli ordini acquisiti in precedenza a prezzi più bassi».
Il gruppo, come altri player nel settore degli acciai lunghi, punta ad aumentare i prezzi nei prossimi giorni. La scorsa settimana i prezzi base partenza del tondo per cemento armato in Italia si attestavano tra i 530 e i 550 €/t (790-800 €/t franco produttore nel caso del materiale da 14-26 mm di diametro), ma secondo la fonte «cresceranno, anzi sono già aumentati virtualmente. Ho sentito parlare di un livello di 850-900 €/t».
Sono attesi aumento di prezzo in tutta Europa. A febbraio, ArcelorMittal aveva alzato i prezzi dei lunghi di 60 €/t sulla scia del caro energia. L'incremento aveva riguardato tondo per cemento armato, vergella e travi.