In Italia la discesa dei prezzi del tondo per cemento armato, secondo le rilevazioni effettuate da SteelOrbis, continua da ormai cinque settimane. Negli ultimi sette giorni si registra un nuovo ribasso di 10 €/ton che ha portato il prezzo base ufficiale a 240 €/ton per tutti i produttori. Gli operatori di mercato, però, riferiscono che la possibilità di piazzare ordini a quotazioni inferiori di 5-10 euro rispetto al listino non è affatto remota. Infatti i produttori si spaccano: da una parte chi non è disposto a scendere al di sotto di 240 €/ton, con il rischio di vedere un calo del giro d'affari, dall'altra chi cerca di attrarre nuovi ordini con prezzi ancora più competitivi.
La domanda continua ad essere insoddisfacente, e l'unico appiglio che consente di ipotizzare la fine del downtrend delle quotazioni sembra essere un'eventuale stasi dei prezzi del rottame. Il mercato delle materie prime, tuttavia, sta attraversando un periodo 'nero' a livello internazionale, e secondo le opinioni raccolte da SteelOrbis non è impossibile che i prezzi d'acquisto delle acciaierie italiane calino ulteriormente. Pertanto la parola d'ordine è prudenza a tutti i livelli della filiera.
Come già detto la scorsa settimana, il mercato algerino fornisce gli unici fattori moderatamente positivi. Completati gli ordini di ottobre con qualche giorno di ritardo rispetto allo standard, gli ultimi contratti sono stati firmati a 465 €/ton FOB: anche in questo caso si registra un arretramento di 10 euro rispetto all'ultima rilevazione. Sembra però che alcuni produttori siano scesi al di sotto di questa soglia. Relativamente favorevole all'export italiano il cambio euro/dollaro che per il momento si mantiene molto vicino ad 1,30 e consente al materiale italiano ed europeo di competere con le ultime offerte export turche, le quali si collocano a 570-580 $/ton FOB.