I prezzi del tondo sul mercato domestico tedesco sono in ripresa dopo un inizio ottobre in ribasso. Secondo le fonti, l'umore generale del mercato è difficile da inquadrare: i prezzi sono altalenanti a causa di diversi fattori.
Durante la prima metà del mese, le offerte dei produttori tedeschi si sono attestate a 500-520 €/t CPT. I compratori si aspettavano ulteriori cali e così hanno ritardato gli acquisti.
Tuttavia, nel corso del mese, i costi energetici hanno iniziato a esercitare pressioni sulle acciaierie, danneggiando i loro margini e costringendo i produttori ad applicare rincari. ArcelorMittal ha iniziato ad applicare un extra di 50 €/t sui prezzi a causa dei costi energetici alle stelle, mentre altri produttori hanno alzato le offerte anche di 70 €/t.
Quanto alla produzione di novembre e dicembre, i prezzi base sono saliti a 550-570 €/t CPT, con tempi medi di consegna intorno ai 2 mesi, che secondo le fonti diventano 3 o 4 nel caso di alcuni prodotti.
Per alcuni operatori di mercato, l'estensione dei termini di consegna è causata dalle manutenzioni programmate che porteranno alcuni produttori a sospendere la produzione. Badische Stahlwerke GmbH (BSW) interromperà le attività tra dicembre e gennaio. Nel mercato si vocifera di fermate per manutenzione anche negli stabilimenti di Riva Stahl tra gennaio e febbraio, anche se le tempistiche devono ancora essere confermate.
Quanto alle scorte, al momento sarebbero su livelli accettabili e la domanda sul mercato ancora buona. D’altra parte, anche se gli acquirenti che hanno ritardato gli acquisti all'inizio di ottobre dovessero tornare presto, diversi fattori fanno presagire un calo della richiesta per i prossimi mesi. Con i prezzi delle materie prime a livelli senza precedenti, «molti progetti vengono sospesi perché stanno diventando troppo costosi», ha detto una fonte.
Anche la carenza di lavoratori, in particolare camionisti, sta spingendo verso l’alto i prezzi della logistica, aggiungendo ulteriore pressione a quella causata dall'aumento dei prezzi del gas.
Per questo motivo, anche il mercato delle esportazioni è tranquillo al momento, con i venditori in attesa di buone opportunità dall'Ue o dai paesi scandinavi. Una situazione simile si riflette nel segmento delle importazioni: «Non c'è pressione da parte dei venditori stranieri, quindi i produttori tedeschi non hanno motivo di ridurre i loro prezzi», ha spiegato una fonte.