Worldsteel: nel 2012 ripresa dei consumi a due velocità

mercoledì, 12 ottobre 2011 16:58:27 (GMT+3)   |  
       

Nel corso del 45° meeting annuale della World Steel Association, svoltosi a Parigi il 12 ottobre, l'associazione ha annunciato che nel 2011 il consumo apparente di acciaio aumenterà del 6,5%, raggiungendo quota 1,398 miliardi di tonnellate dopo la crescita del 15,1% verificatasi nel 2010. Le previsioni per l'anno prossimo parlano di un ulteriore incremento del 5,4% su base annua.

Il costante aumento del consumo apparente, tuttavia, nel caso delle economie sviluppate non basterà per recuperare il dato del 2007, ed anzi il dato del 2012 sarà inferiore a quello del 2007 ancora del 15%. Situazione diametralmente opposta nelle economie emergenti, dove l'anno prossimo il consumo apparente si collocherà a +44% rispetto all'anno preso come riferimento ante crisi. Ad evidenziare l'impetuosa crescita dei paesi in via di sviluppo, un altro dato: nel 2012 dalle economie emergenti giungerà il 73% della domanda mondiale contro il 61% registrato nel 2007.

Nel corso dell'evento Daniel Novegil, presidente del comitato economia di Worldsteel ed amministratore delegato di Ternium, ha annunciato che nella prima metà dell'anno in corso si è verificata una sensibile ripresa della domanda mondiale rispetto all'anno precedente. Questo nonostante una serie di fattori negativi (più o meno prevedibili), come la crisi del debito in Europa, il terremoto di marzo in Giappone, l'instabilità politica e sociale di alcuni paesi mediorientali e nordafricani che hanno comportato risvolti negativi come l'aumento dei prezzi del petrolio e l'indebolimento delle misure monetarie da parte di molti governi nei paesi in via di sviluppo.

Novegil ha proseguito ricordando che, proprio in questo periodo, l'economia mondiale deve fare i conti con la persistente instabilità dei mercati finanziari, senza poter predire quanto ed in che modo la situazione si riverserà sull'economia reale. Queste le sue parole: "In base alle nostre previsioni per il 2012, saranno nuovamente le economie emergenti a guidare la crescita ed a dettare le risposte alla crisi del debito europeo, prevenendo un'eccessiva volatilità dei mercati finanziari. Se dovessi applicare un etichetta all'outlook, direi che è ‘cautamente ottimistico'".

Novegil ha poi concluso "Assisteremo ad una crescita a due velocità. La ripresa della domanda di acciaio nelle economie sviluppate sarà più lenta, mentre nei paesi in via di sviluppo e nelle economie emergenti il ritmo di crescita continuerà ad essere molto più sostenuto".