"Valle dell'idrogeno": Abs tappa di un vertice tra Giorgetti, Fedriga e delegazione croata

martedì, 24 maggio 2022 10:53:45 (GMT+3)   |   Brescia
       

L'accordo tra Friuli-Venezia Giulia, Slovenia e Croazia per la creazione di una "valle dell'idrogeno transnazionale", grazie anche alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è stato al centro dell'incontro di ieri a Trieste tra il governatore della Regione Massimiliano Fedriga, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e una delegazione del governo croato guidata dal ministro dell'Economia Davor Filipovic. Il governatore e i ministri hanno visitato la sede di Fincantieri a Monfalcone e lo stabilimento Acciaierie Bertoli Safau del Gruppo Danieli a Cargnacco (Pozzuolo del Friuli). 

L'incontro è stato l'occasione per rimarcare l'importanza di potenziare il sistema di infrastrutture in grado di supportare le diverse energie rinnovabili, a partire dall'elettrico. Il progetto dell'"Hydrogen Valley" può trasformare il Friuli-Venezia Giulia, la Slovenia e la Croazia nella prima area in Europa «dove le persone potranno decidere liberamente quale energia e quale sistema di trasporto utilizzare», ha affermato Fedriga.
«L'idrogeno è il futuro dell'energia e qui ci sono le competenze, nel cuore della vecchia Europa, per poter fare molte cose in cooperazione – è stato il commento del ministro Giorgetti –. Questa Hydrogen Valley è l'unico esperimento di progetto transfrontaliero sull'idrogeno presente in Europa e che coinvolge tre Stati. Sicuramente il tema energetico è uno dei grandi spazi d'azione di tutta la politica diplomatica e di relazione rispetto all'importante tema che ho più volte sollevato di autonomia energetica».

A Cargnacco, nel corso della visita alle Abs, Fedriga ha sottolineato come il tema della reperibilità delle materie prime, unitamente a quello dell'avvio della transizione energetica, siano fondamentali per dare una risposta alle imprese che devono confrontarsi con una realtà globale influenzata dal conflitto in Ucraina.
Intanto Abs, in un comunicato stampa, ha ricordato di essere in procinto di compiere un importante passo avanti in Croazia attraverso la sua controllata Abs Sisak. Qui il gruppo investirà 200 milioni di euro per il potenziamento del processo di fusione dell'acciaio e la costruzione di un nuovo laminatoio all'avanguardia. Si tratterà di un impianto completamente digitalizzato, con un'elevata efficienza energetica e una bassa impronta di carbonio. Abs porterà la propria capacità produttiva a circa 550mila tonnellate all'anno e sarà in grado di offrire prodotti finiti ai mercati locali ed europei. 
«Considerando la complessità del progetto e l'importanza nazionale, il governo croato istituirà una task force dedicata ad affrontare le possibili sfide e garantire l'efficacia del progetto», si legge nel comunicato. 
Riferendosi alla sua visita allo stabilimento Abs di Carganacco, il ministro croato Filipovic ha dichiarato di essere rimasto «colpito nel vedere operazioni pulite e digitalizzate in un unico luogo, dove tutto il lavoro manuale è sostituito da attività automatizzate in cui il personale partecipa solo come controllore di processo», e ha aggiunto: «La trasformazione dello stabilimento di Sisak darà nuova vita non solo al nostro produttore siderurgico, ma all'intera città di Sisak».
Il ministro Giorgetti ha riconosciuto a Danieli e Abs il continuo impegno per la riduzione dell'impatto ambientale: «Buttrio e Cargnacco sono zone industriali di eccellenza invidiate da molti paesi esteri», ha affermato, sottolineando l'importanza della collaborazione tra paesi europei come Croazia, Italia e Slovenia come «esempio di vera cooperazione internazionale».