L’operatore minerario brasiliano Vale ha comunicato che smantellerà dieci dighe in seguito al disastro di Brumadinho, che finora ha provocato la morte di 110 persone. Non sono stati trovati sopravvissuti dal 26 gennaio, giorno dell’incidente, e mancano all’appello ancora 238 dispersi.
Vale ha dichiarato che investirà 5 miliardi di real per smantellare le dieci dighe, simili a quella crollata. L’intero processo di smantellamento avrà una durata di circa tre anni, e la produzione presso le rispettive miniere sarà interrotta.
Di conseguenza, la società brasiliana perderà una capacità di 40 milioni di tonnellate annue, tra cui 11 milioni di tonnellate di produzione di pellet, che rappresenta il 10% dell’output annuo totale di Vale. I lavoratori dovrebbero essere assunti presso gli altri stabilimenti.
Secondo Vale, era già stato avviato lo smantellamento delle dighe di rifiuti di minerale ferroso inattive in seguito all’incidente avvenuto a Samarco nel novembre del 2015. Su 19 dighe, nove erano già state smantellate. Dopo l'incidente di Brumadinho, la società ha deciso di accelerare il processo.