ArcelorMittal Kryvyi Rih, la controllata ucraina del colosso mondiale dell’acciaio ArcelorMittal, ha annunciato i propri risultati produttivi del 2023. A causa dei continui attacchi russi e dei problemi ad essi correlati, nel 2023 la società è riuscita a utilizzare solo il 25-30% della propria capacità produttiva metallurgica e il 40% di quella estrattiva mineraria.
Nell’anno considerato, la produzione di ghisa è ammontata in totale a 1,5 milioni di tonnellate – in calo del 6,2% su base annua – mentre quella di acciaio grezzo a un milione di tonnellate, anch’essa in calo del 16,6% su base annua. Nel 2023 la produzione totale di ArcelorMittal Kryvyi Rih di prodotti laminati e in coke è ammontata a 900.000 tonnellate. Quella di minerale ferroso concentrato è stata pari a 4,6 milioni di tonnellate, in aumento del 2,2%, mentre quella del minerale di ferro è arrivata a 11,4 milioni di tonnellate, in calo dell’1,7%. Entrambe le variazioni sono espresse su base annua.
Stando alla dichiarazione, nell’anno considerato i costi dell’elettricità, dei trasporti, del carbone e altri costi sono aumentati in modo drastico per poi stabilizzarsi, influenzando negativamente la competitività dell’azienda. Le restrizioni alla fornitura di energia elettrica nel primo trimestre hanno impedito l’avviamento di tutte le unità previste, e la produzione siderurgica è stata sospesa a causa della disponibilità limitata di risorse idriche a seguito dell’evento che ha danneggiato l’impianto idroelettrico di Kachovka.
L’azienda ha comunque in programma di accelerare il più possibile la produzione nel 2024, riducendo le perdite.