ArcelorMittal Kryvyi Rih, il più grande produttore di acciaio dell’Ucraina, ha annunciato un arresto temporaneo di alcuni dei suoi impianti, legato alle conseguenze della distruzione dalla diga della centrale elettrica di Nova Kakhovka. In seguito alle esplosioni avvenute nell’impianto, che secondo le autorità ucraine sarebbero state causate da truppe russe nella notte del 6 giugno, un’ampia regione del sud dell’Ucraina è stata colpita da massicce inondazioni, che hanno messo in pericolo migliaia di civili e stanno causando un grave danno ecologico.
La catastrofe ha causato gravi interruzioni dell’approvvigionamento idrico in alcune regioni dell’Ucraina e nella città di Kryvyi Rih, che si riforniva principalmente di acqua dal bacino di Kakhovka. In queste circostanze, e mentre sta già affrontando le interruzioni della fornitura di acqua ai suoi impianti, AM Kryvyi Rih ha deciso di interrompere temporaneamente le operazioni in alcuni dei suoi impianti. «Il lavoro delle attrezzature che richiedono il raffreddamento ad acqua è temporaneamente sospeso» ha dichiarato un rappresentante dell’azienda. «In questo modo l’acciaieria preserverà le attrezzature e ridurrà il consumo di acqua fino a quando la situazione non sarà tornata alla normalità».
Per il momento, AMKR ha interrotto la produzione di acciaio grezzo e le operazioni di laminazione, pur mantenendo attivi gli altiforni e le batterie di coke. Anche il complesso minerario starebbe operando in modo regolare. Si ritiene che i prossimi tre o quattro giorni mostreranno quanto velocemente AMKR sarà in grado di tornare alla produzione normale, poiché è necessario valutare il tasso di diminuzione del livello dell’acqua nel serbatoio di Kakhovka e le altre conseguenze dell’esplosione della centrale elettrica di Hydo e della diga.