Il gruppo russo Magnitogorsk Iron and Steel Works (MMK) ha annunciato che la consociata turca MMK Metalurji non ha prodotto acciaio grezzo nel corso del primo trimestre dell'anno in quanto il forno elettrico di cui dispone l'acciaieria è stato spento nello scorso mese di novembre e non è stato più riacceso. Negli ultimi sei mesi sono rimasti spenti anche gli impianti per la laminazione a caldo dei coils installati presso MMK Metalurji in seguito alla congiuntura attraversata dal mercato turco, caratterizzato da prezzi del rottame e dell'energia elettrica troppo elevati se confrontati con le quotazioni degli HRC.
Nel primo trimestre dell'anno, quindi, MMK Metalurji ha prodotto solo 16.000 tonnellate di coils a freddo (CRC), mostrando un calo dell'86,8% su base annua, 76.000 tonnellate di coils zincati (nessuna variazione tendenziale) ed 86.000 tonnellate di coils colorati (+47,7% annuo). Nonostante l'assenza di materiale di nuova produzione, grazie alla vendita di prodotti immagazzinati in precedenza la fetta di ricavi derivanti dagli HRC all'interno del fatturato dell'azienda non ha mostrato particolari variazioni.
Secondo quanto riferisce MMK, la sospensione dell'attività fusoria e della laminazione a caldo - e la conseguente riduzione dei costi fissi - produrranno effetti benefici sui risultati finanziari dell'acciaieria.