Ternium: utile netto in calo a causa della partecipazione in Usiminas

lunedì, 25 febbraio 2013 18:56:45 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Il produttore siderurgico sudamericano Ternium ha annunciato che il bilancio del quarto trimestre 2012 è stato archiviato con una perdita netta di 275 milioni di dollari. Deciso peggioramento della performance finanziaria rispetto ai 136,4 milioni di dollari di utili prodotti nell'ultimo trimestre del 2011 testimoniato anche dal calo del 6% del fatturato, ammontato a 2,07 miliardi di dollari.

Nel complesso del 2012 l'utile netto si attesta a soli 187,2 milioni di dollari contro i 650 milioni di dollari del 2011, mentre il fatturato si riduce del 6% fino a 8,6 miliardi di dollari. In calo dell'1% le consegne, pari a 8,76 milioni di tonnellate.

Secondo l'azienda il peggioramento del risultato netto è direttamente riconducibile ai 363,9 milioni di dollari di perdite derivanti dall'investimento in Usiminas. Come riportato da SteelOrbis, Tenaris e Ternium (entrambi facenti parte del gruppo Techint) rilevarono a gennaio 2012 il 43,3% delle quote azionarie del produttore siderurgico brasiliano.

Ternium prevede che nel corso del 2013 l'utilizzo apparente di acciaio in America Latina aumenterà ad un ritmo sostenuto grazie ad una domanda in crescita da parte del settore delle costruzioni nonché alla ripresa della produzione industriale. Ternium ritiene che già nel primo trimestre dell'anno in corso l'utile operativo portà quindi tornare ad aumentare in termini congiunturali grazie all'aumento delle consegne, alla riduzione dei costi per ogni tonnellata di acciaio prodotta riconducibile al calo dei prezzi delle materie prime e delle bramme acquistate dall'azienda, nonché alla riaccensione dell'altoforno n°2 in Argentina.