Ternium, produttore siderurgico sudamericano facente parte del Gruppo Rocca, ha annunciato di avere chiuso il bilancio del terzo trimestre dell'anno con un utile netto di 146,6 milioni di dollari. La cifra rappresenta il 17,18% in più rispetto al risultato finale del trimestre precedente, ed oltre il sestuplo dei 23,4 milioni di dollari guadagnati nel terzo trimestre 2011. Ciononostante, nei primi nove mesi del 2012 l'utile netto prodotto da Ternium accusa un calo di 51,3 milioni o del 10% rispetto al 2011, attestandosi 462,2 milioni di dollari.
I ricavi derivanti dalla vendita di acciai piani e lunghi in Nord America si sono fermati a 1,2 miliardi di dollari (-6% annuo) a causa del calo dei prezzi di mercato, comunque parzialmente annullato dall'incremento delle spedizioni (1,4 milioni di tonnellate, con una crescita del 3%).
Nei tre mesi in esame, in America centrale e meridionale i ricavi sono ammontati a 940 milioni di dollari, con un calo tendenziale del 14%. In questa regione, oltre al calo dei prezzi di mercato si è registrato anche un rallentamento delle consegne, che non sono andate oltre 876.000 tonnellate cioè l'11% in meno rispetto al terzo trimestre 2011.
Ternium prevede che su tutto il continente americano nel 2013 la domanda aumenterà grazie al miglioramento delle condizioni economiche in Nord America ed in Brasile. Per quanto riguarda gli ultimi tre mesi dell'anno, tuttavia, le spedizioni non dovrebbero subire grosse variazioni rispetto al terzo trimestre, mentre in Argentina si attende un calo della produzione derivante da lavori di manutenzione che verranno svolti su un altoforno. Ternium prevede inoltre che nell'ultimo trimestre dell'anno il risultato operativo peggiorerà a causa della prevedibile riduzione dei prezzi dell'acciaio in Nord America e dell'aumento dei costi di produzione.